Microsoft (MS) si è unita a Databricks nel contesto del panorama open source, con l’obiettivo di consolidare la sua presenza nel mercato dell’intelligenza artificiale generativa (AI). Questa partnership prevede l’utilizzo di un potente modello open source per potenziare i servizi di intelligenza artificiale, che da tempo sono orientati all’approccio open nell’ambito dell’IA.
Secondo quanto riferito da The Information, fonti affidabili hanno affermato che Microsoft ha pianificato l’integrazione degli strumenti di intelligenza artificiale generativa sviluppati da Databricks per agevolare la creazione di applicazioni di intelligenza artificiale su piattaforma Azure, nel cloud di Azure.
In conseguenza di ciò, Microsoft ha stretto un partenariato con Databricks, che fa seguito alla collaborazione annunciata a luglio, relativa all’offerta del modello di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) open source “Rama 2” di Meta su Azure. Questa mossa è interpretata come un segnale della volontà di Microsoft di espandere la sua piattaforma AI oltre i confini di OpenAI.
Le fonti indicano che il servizio Databricks di Microsoft supporta le aziende nello sviluppo e nella personalizzazione di modelli di intelligenza artificiale, sia creando nuovi modelli che adattando quelli open source alle esigenze specifiche. Questa iniziativa si propone di posizionare Databricks come un’alternativa all’IA aperta “GPT-4” nel contesto aziendale.
L’approccio di Microsoft, simile a quello offerto con i suoi servizi cloud per le aziende, mira a fornire un’ampia gamma di opzioni, in modo che le aziende possano scegliere i modelli di intelligenza artificiale più adatti alle loro necessità. Questo ampliamento del panorama di modelli AI disponibili su Azure si traduce in un’offerta più completa per aziende diverse.
Particolarmente rilevante è il fatto che, a differenza di OpenAI, Databricks adotta un modello open source, che può essere adattato alle diverse finalità e dimensioni richieste. Questo elemento apre nuove opportunità e sfumature nell’utilizzo di modelli di intelligenza artificiale.
La collaborazione con un fornitore di servizi cloud è vantaggiosa anche per Databricks, che opera in ambiti diversi dal cloud computing. Questa sinergia consente a Databricks di espandere la propria gamma di prodotti, approfittando della base di utenti di Microsoft Azure.
Databricks ha attirato l’attenzione con il rilascio di “Dolly” a marzo, un modello LLM costruito con soli $100, un server e 3 ore di formazione. Questo modello open source, con 6 miliardi di parametri e 50.000 dati di addestramento, ha dimostrato performance paragonabili a “ChatGPT”.
Successivamente, a aprile, è stato lanciato “Dolly 2”, un modello open source basato su Dolly, progettato per applicazioni commerciali, che ha riscosso l’interesse di molti sviluppatori.
Nel frattempo, a giugno, la startup Mosaic ML, nota per il rilascio di “MPT-30B”, un modello di linguaggio open source con 30 miliardi di parametri, è stata acquisita per 1,3 miliardi di dollari. Questo passo ha notevolmente potenziato le capacità di generazione di intelligenza artificiale dell’azienda.
Riflettendo su questa dinamica, The Information ha commentato che “MS ha trovato un secondo corso in corsa nell’IA” e che “Databricks, con la sua natura open source, potrebbe essere la carta ‘anti-IA aperta’ nel contesto dell’approccio chiuso dell’IA aperta”.