Immagine AI

Il mondo della ricerca basata sull’intelligenza artificiale sta compiendo un passo decisivo verso l’integrazione nei flussi di lavoro professionali con il lancio della nuova applicazione dedicata di Perplexity per iPad. Fino a poco tempo fa, l’esperienza su tablet era limitata a una semplice versione ingrandita dell’interfaccia per smartphone, che non sfruttava appieno le potenzialità hardware e software del dispositivo Apple. Con questo aggiornamento, Perplexity ha scelto di riscrivere le regole della navigazione mobile, offrendo una piattaforma che si avvicina molto di più alla potenza della versione desktop, pensata specificamente per chi ha bisogno di analizzare grandi volumi di informazioni in tempi rapidi.

La novità principale di questa applicazione risiede nel modo in cui vengono presentate e gestite le fonti. Perplexity si è sempre distinta per la sua capacità di fornire risposte accurate supportate da citazioni dirette, ma sulla nuova versione per iPad questo aspetto viene enfatizzato attraverso un’interfaccia a pannelli. Una barra laterale più ampia e fissa permette di navigare tra le diverse funzionalità e i thread di ricerca senza perdere il filo del discorso, rendendo l’esplorazione dei contenuti molto più fluida. Gli utenti, in particolare studenti e ricercatori, possono ora consultare una quantità superiore di citazioni rispetto alla ricerca standard, permettendo un controllo incrociato delle fonti che è fondamentale per la stesura di report e documenti accademici.

L’ottimizzazione per iPadOS porta con sé anche il pieno supporto alla modalità split-screen, una funzione che trasforma radicalmente la produttività. Grazie a questa caratteristica, è possibile tenere aperta la chat di Perplexity su un lato dello schermo mentre sull’altro si lavora a una presentazione, si scrive un’email o si prendono appunti su un file PDF. Questa capacità di operare simultaneamente su più applicazioni elimina la necessità di passare continuamente da una finestra all’altra, riducendo le distrazioni e permettendo all’intelligenza artificiale di agire come un vero e proprio collaboratore in tempo reale durante le fasi di analisi più complesse.

Il lancio di questa applicazione dedicata si inserisce in una strategia più ampia volta a differenziare l’offerta per gli utenti professionali e aziendali. Attraverso l’abbonamento Perplexity Pro, la società mette a disposizione modelli di linguaggio avanzati e strumenti di ricerca profonda (Deep Research) che trovano nell’ampio display dell’iPad il loro ambiente naturale. In un mercato sempre più affollato, dove colossi come OpenAI e Google continuano a potenziare le proprie capacità di ricerca web, Perplexity punta tutto sulla qualità dell’esperienza utente e sulla precisione dei dati, cercando di intercettare quella fascia di pubblico che vede nell’intelligenza artificiale non solo un passatempo conversazionale, ma uno strumento di lavoro rigoroso.

Questa espansione non si ferma però all’ecosistema iPad. Recentemente, l’azienda ha introdotto Comet, un browser nativo basato sull’intelligenza artificiale già disponibile per i dispositivi Android, che si propone di rivoluzionare la navigazione web tradizionale integrando l’assistente digitale direttamente nelle pagine visitate. Con l’imminente arrivo di Comet anche sui dispositivi Apple, la visione di Perplexity appare chiara: creare un ecosistema di ricerca onnipresente e coerente, capace di accompagnare l’utente dal piccolo schermo dell’iPhone alla versatilità dell’iPad, fino alla completezza del desktop, garantendo ovunque trasparenza, velocità e accesso immediato alle conoscenze certificate del web.

Di Fantasy