Immaginate un mondo dove ogni sentenza emessa dalle corti umbre sia a portata di clic, con un assistente virtuale pronto a guidarvi attraverso le complessità legali semplicemente usando la vostra voce.
Ieri, nell’elegante Aula degli Affreschi, è stato presentato un progetto che sembra uscito da un film di fantascienza, ma che è palpabile e operativo, grazie alla solida collaborazione tra la Corte di Appello e la Procura Generale di Perugia.
All’evento non sono mancate personalità di spicco: ingegneri e vertici amministrativi del Ministero, consulenti del Csm e presidenti dell’Ordine degli Avvocati, testimoniando l’enorme interesse e l’importanza nazionale dell’iniziativa.
La Banca Dati di Merito non è solo un archivio: è un’avventura interattiva nell’universo delle sentenze, elaborata con la genialità e l’innovazione nel quadro del Protocollo d’intesa del marzo 2022 tra le istituzioni giuridiche umbre.
Dal settore civile al lavoro, passando per il penale, l’applicativo promette di essere una lanterna nel labirinto giuridico, offrendo estratti di pronunce e connettendo i puntini tra i vari gradi di giudizio. Obiettivo? Trasparenza e una nuova prospettiva sugli orientamenti giurisprudenziali, il tutto per una “deflazione del contenzioso e una snellita gestione dei tempi del processo”.
Un omaggio speciale va agli artefici di questo progetto futuristico: Matteini e Sottani, sostenuti dall’impegno del magistrato Paolo Abbritti, delle dinamiche funzionarie Albina Longo e Flavia Narducci, e, non da ultimo, dell’ingegnere IBM Marco Carlini, che ci ha deliziati con una dimostrazione delle straordinarie capacità dell’applicativo.
Siamo testimoni di una nuova era dove la tecnologia e la legge si intrecciano, creando un tessuto di possibilità infinite e rivoluzionarie.