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Il passaggio dalla scuola superiore all’università rappresenta, per molti studenti, una fase di grande incertezza, spesso segnata da difficoltà di adattamento che contribuiscono significativamente all’alto tasso di abbandono, specialmente durante il primo anno. Riconoscendo questo gap critico nel sistema educativo, la LIUC – Università Cattaneo ha lanciato il progetto GAS (Gen AI used for Supporting Students), un’iniziativa pionieristica che introduce un tutor virtuale gestito dall’intelligenza artificiale generativa per fornire un supporto personalizzato e continuo ai neoiscritti.

Il cuore pulsante del progetto è un sofisticato assistente digitale, molto più evoluto di un tradizionale chatbot. Questo tutor virtuale è stato addestrato su un corpus vastissimo di dati universitari, che abbracciano l’intera gamma di informazioni necessarie a uno studente: dai dettagli sui contenuti dei corsi e le metodologie di studio, fino alle intricate procedure amministrative, i regolamenti di Ateneo e la logistica del campus. La sua funzione primaria è quella di democratizzare l’accesso all’informazione, rendendola immediatamente disponibile in qualsiasi momento del giorno e della notte, un livello di accessibilità che un team di tutor umani, pur essenziale, non potrebbe garantire.

L’impatto più significativo dell’AI si manifesta nella sua capacità di offrire una guida realmente personalizzata. Gli studenti, spesso intimiditi dalla nuova struttura universitaria, possono porre al tutor virtuale domande specifiche sulle loro difficoltà di studio, sui carichi di lavoro previsti per gli esami o sulle differenze tra le metodologie didattiche adottate. L’AI risponde con coerenza e precisione, offrendo consigli ritagliati sulla base delle loro domande e delle loro esigenze individuali. Questo supporto continuo e privo di giudizio aiuta a colmare il vuoto informativo e metodologico che spesso innesca la crisi nel primo semestre, trasformando un’istituzione percepita come imponente in un ambiente di apprendimento più accogliente e navigabile.

Ma il ruolo del tutor virtuale non si ferma alla risposta immediata. Il sistema è progettato per agire come un sistema di allerta precoce. Analizzando la frequenza, la tipologia e la complessità delle domande poste da un singolo studente, l’AI è in grado di riconoscere pattern di difficoltà o segni di potenziale smarrimento accademico – ad esempio, richieste ricorrenti su concetti basilari o segnali di incertezza sulle scadenze cruciali. Quando l’algoritmo rileva un rischio elevato di disimpegno o fallimento, trasmette un segnale ai tutor umani e ai docenti. In questo modo, l’AI diventa uno strumento predittivo che potenzia il supporto umano, consentendo ai professionisti di intervenire in modo proattivo e mirato con colloqui di mentoring o azioni di recupero, prima che la difficoltà si trasformi in un abbandono definitivo degli studi.

Il progetto GAS della LIUC si configura, dunque, come un modello per il futuro dell’orientamento accademico, dimostrando come l’intelligenza artificiale possa essere integrata in modo responsabile nel sistema educativo. Non si tratta di sostituire il rapporto umano tra docente e studente, ma di potenziare quel rapporto, fornendo una rete di sicurezza digitale che rende la transizione all’università meno traumatica e più equa. L’obiettivo finale è chiaro: sfruttare la potenza dell’AI per aumentare il tasso di successo accademico, trasformando la fase iniziale del percorso universitario in un’esperienza di crescita supportata e personalizzata.

Di Fantasy