Qualcomm, il più grande produttore mondiale di chip per dispositivi mobili, ha fatto un passo importante verso il futuro degli occhiali intelligenti presentando il suo nuovo processore a bassissimo consumo, lo Snapdragon AR1+ Gen 1, durante l’evento “AWE 2025” – la più grande conferenza dedicata alla realtà mista (XR) che si è tenuta a Santa Clara, negli Stati Uniti.
Questa nuova soluzione rappresenta una pietra miliare nella tecnologia wearable, in quanto permette agli occhiali intelligenti di eseguire funzioni avanzate di intelligenza artificiale direttamente sul dispositivo, senza necessità di connessione al cloud o a una rete cellulare. L’obiettivo di Qualcomm è chiaro: conquistare una fetta rilevante del mercato degli occhiali intelligenti, offrendo prestazioni elevate, efficienza energetica e un’esperienza AI completamente autonoma.
Durante la presentazione, Qualcomm ha mostrato in azione gli occhiali Rayneo X3 Pro, equipaggiati proprio con il nuovo chip AR1+ Gen 1. Ziad Asghar, vicepresidente di Qualcomm XR e del computing spaziale, ha illustrato le potenzialità di un’intelligenza artificiale che funziona in tempo reale direttamente sugli occhiali, senza necessità di una connessione internet.
Come esempio pratico, ha raccontato di aver chiesto informazioni sugli ingredienti per preparare la pasta Alfredo indossando gli occhiali: la risposta è arrivata immediatamente, sia in forma testuale che audio, senza alcun ritardo. Questo apre scenari d’uso molto concreti, come quello di poter lasciare lo smartphone in auto e fare affidamento solo sugli occhiali intelligenti per ottenere informazioni utili mentre si fa la spesa o si svolgono altre attività quotidiane.
Il segreto di questa autonomia risiede in un modello di linguaggio ridotto (sLM) basato su Rama 1B, un Transformer sviluppato da Meta, che rappresenta uno dei primi casi in cui un modello di intelligenza artificiale così sofisticato viene eseguito esclusivamente su un dispositivo indossabile come gli occhiali.
Il chip AR1+ Gen 1 è stato progettato per essere più piccolo del 26% rispetto alla generazione precedente, offrendo al contempo un’efficienza energetica superiore, prestazioni migliorate nell’elaborazione delle immagini e capacità avanzate nella gestione dei modelli linguistici. Qualcomm sottolinea come queste caratteristiche consentano di realizzare occhiali più sottili, leggeri e allo stesso tempo potenti, garantendo un’esperienza AI personalizzata e fluida per l’utente.