OpenAI sta espandendo la sua presenza in India con l’aggiunta di Rishi Jaitly, l’ex vicepresidente di X, la società di Elon Musk. Secondo quanto riportato da TechCrunch, Jaitly si unirà a OpenAI in qualità di consulente senior e avrà la responsabilità di guidare l’azienda attraverso le complesse questioni di politica e regolamentazione legate all’intelligenza artificiale in India.
Anche se l’annuncio ufficiale di questa mossa da parte di OpenAI non è ancora avvenuto, si sa che questa decisione sta aiutando l’azienda a stabilire una presenza fisica in India. È interessante notare che questo sviluppo sembra essere emerso poco dopo il viaggio inaugurale di Sam Altman, CEO di OpenAI, in India nel mese di giugno.
Rishi Jaitly, secondo il suo profilo LinkedIn, ha una carriera professionale molto diversificata, che include la fondazione del Virginia Tech Institute for Leadership in Technology, dove ha istituito il primo titolo esecutivo al mondo in discipline umanistiche. Attualmente, ricopre la posizione di illustre ricercatore di discipline umanistiche e professore di pratica presso la Virginia Tech, concentrandosi sull’insegnamento e sulla leadership nell’intersezione tra discipline umanistiche e tecnologia.
Inoltre, come Principal presso Alchmy LLC, Jaitly si dedica all’evangelizzazione e all’eccellenza aziendale a livello globale. In passato, in qualità di co-fondatore e CEO di Times Bridge, ha ampliato l’attività di venture capital, portando idee globali in India. Ha anche ricoperto ruoli di rilievo in Twitter, dove è stato il primo dipendente indiano, supervisando operazioni e partnership in Asia, e in Google, dove ha lavorato per promuovere un web aperto in tutta l’India e nell’Asia meridionale.
Nel mese di giugno, OpenAI ha annunciato la sua prima espansione internazionale a Londra, nel Regno Unito.
Durante la visita di Sam Altman in India, è stato coinvolto in una controversia quando ha dichiarato che le aziende indiane avevano “poca speranza” di competere con le controparti americane nel settore dell’intelligenza artificiale, specificamente affermando che sarebbe stato difficile farlo con un budget di 10 milioni di dollari. In risposta a questa dichiarazione, il CEO di Tech Mahindra, CP Gurnani, ha rivelato che l’azienda sta lavorando a un progetto chiamato Project Indus, che mira a sviluppare un LLM (Lingua e Modello Linguistico) indigeno in grado di comunicare in molte lingue indiane, con particolare attenzione all’hindi.