Il robot umanoide di intelligenza artificiale (AI) di Aggiebot, autoproclamato rivale del Tesla Optimus, è stato recentemente presentato in Cina. La startup, con sede a Shanghai, prevede di spedire 300 unità entro la fine dell’anno, anticipando così il lancio ufficiale di Tesla.
Il South China Morning Post (SCMP) ha riportato che Aggiebot ha svelato cinque modelli di robot umanoidi. Fondata l’anno scorso da Feng Zhihui, un giovane talentuoso nel campo dell’AI, l’azienda ha come prodotto di punta il robot bipede “Yuanzheng A2”. Questo modello, alto 175 cm e pesante 55 kg, è dotato di capacità avanzate di percezione visiva e uditiva e può gestire compiti delicati come infilare un filo in un ago.
Durante un evento tenutosi il 18 agosto, sono stati mostrati cinque diversi tipi di umanoidi progettati per applicazioni che vanno dai lavori domestici a quelli industriali, inclusi alcuni con ruote invece di gambe.
Il CEO Feng ha dichiarato che l’azienda ha compiuto significativi progressi nella ricerca e nello sviluppo e si considera all’avanguardia nel settore. Inoltre, ha sottolineato che, sebbene Aggiebot non sia ancora al livello di Tesla, l’azienda è superiore in termini di commercializzazione e gestione dei costi.
Aggiebot prevede di iniziare le spedizioni dei robot a ottobre e di completare la consegna di 300 unità entro la fine dell’anno. L’azienda ha attirato investimenti da importanti nomi come Hongshan, BYD, Hillhouse Investment e Shanghai Lingang Group.
Feng Zhihui, ex impiegato di Huawei e fondatore di due startup nel campo delle stampanti 3D e dei robot bipedi, ha lasciato l’azienda alla fine del 2022 per avviare Aggiebot.
Nel frattempo, lo stesso giorno, Unitree ha lanciato un robot umanoide di consumo in Cina, venduto a 16.000 dollari, ma la data di uscita non è ancora stata annunciata. La Cina sta mostrando un forte impegno nel settore degli umanoidi, con 18 modelli presenti alla “Conferenza mondiale sull’intelligenza artificiale” tenutasi a Shanghai. Tuttavia, la leadership nel campo degli umanoidi, sia in termini di hardware che di AI, rimane nelle mani delle aziende americane.