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Nell’era dell’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI), le tradizionali pratiche di consulenza stanno affrontando sfide senza precedenti. L’automazione dei processi conoscitivi, alimentata dall’IA, sta trasformando radicalmente il settore, portando a ristrutturazioni aziendali e licenziamenti. In questo contesto, emerge una nuova tendenza: l’adozione di “Shadow AI”, ovvero l’uso di applicazioni di IA non autorizzate dalle strutture IT aziendali. Questa pratica sta diventando una strategia di sopravvivenza per molti professionisti del settore.

Le principali società di consulenza, come PwC, EY, Accenture, McKinsey e KPMG, hanno recentemente annunciato significativi tagli al personale, spesso in aree legate a compiti ripetitivi e processi standardizzati. Ad esempio, PwC ha ridotto circa il 2% del suo personale negli Stati Uniti, mentre Accenture ha licenziato 19.000 dipendenti. Questi cambiamenti sono stati accelerati dall’introduzione dell’IA generativa, che sta automatizzando molte delle attività tradizionalmente svolte dai consulenti.

In risposta a questa minaccia, molti professionisti del settore stanno sviluppando autonomamente applicazioni di Shadow AI utilizzando linguaggi di programmazione come Python e piattaforme come Google Colab e Replit. Queste applicazioni personalizzate consentono di automatizzare attività come la creazione di proposte, l’analisi finanziaria e la gestione delle relazioni con i clienti, migliorando l’efficienza e riducendo la dipendenza dalle soluzioni IT aziendali.

Secondo un’analisi di Cyberhaven, il 73,8% degli account ChatGPT utilizzati sul posto di lavoro sono personali e non aziendali. Inoltre, l’uso dell’IA generativa nelle aziende è aumentato di 61 volte negli ultimi 24 mesi. All’interno delle principali società di consulenza, l’adozione di applicazioni di Shadow AI è esplosa, con oltre 74.500 applicazioni attive stimate nel secondo trimestre del 2025. Queste applicazioni coprono una vasta gamma di casi d’uso, tra cui l’automazione delle proposte, l’analisi del mercato, i chatbot per i clienti e l’automazione dei flussi di lavoro.

La rapida crescita dello Shadow AI sta creando sfide significative per le aziende, che spesso non hanno visibilità su queste applicazioni non autorizzate. Molti professionisti del settore utilizzano queste applicazioni per migliorare la produttività e rimanere competitivi, ma ciò espone anche le aziende a rischi legati alla sicurezza dei dati e alla conformità alle normative.

Per affrontare le sfide poste dallo Shadow AI, le aziende devono adottare un approccio di governance proattivo. Ciò include la realizzazione di audit regolari per identificare le applicazioni di IA non autorizzate, la creazione di un Ufficio di IA Responsabile per gestire le politiche e le valutazioni dei fornitori, e l’implementazione di controlli di sicurezza specifici per l’IA, come la prevenzione della perdita di dati e il monitoraggio in tempo reale delle inferenze.

Inoltre, è fondamentale adottare un’architettura di sicurezza basata sul principio del “zero trust” per l’IA, che prevede la validazione rigorosa degli output, l’anonimizzazione o la tokenizzazione degli input sensibili e la gestione rigorosa dei flussi di dati. Le aziende dovrebbero anche integrare la governance dell’IA nei loro framework di governance, rischio e conformità esistenti e fornire formazione continua sulle pratiche sicure e conformi nell’uso dell’IA.

Lo Shadow AI sta rapidamente evolvendo da una pratica non ufficiale a una componente essenziale delle strategie operative delle società di consulenza. Mentre offre vantaggi in termini di produttività e competitività, comporta anche rischi significativi legati alla sicurezza e alla conformità. Le aziende devono adottare un approccio equilibrato che consenta l’innovazione attraverso l’IA, garantendo al contempo una gestione efficace dei rischi associati. Solo attraverso una governance proattiva e una strategia di integrazione sicura, lo Shadow AI può trasformarsi da una minaccia in un’opportunità strategica per le società di consulenza nell’era dell’IA generativa.

Di Fantasy