Shutterstock ha recentemente introdotto un innovativo modello di “licenza di ricerca” in collaborazione con Lightricks, azienda specializzata in tecnologie creative basate sull’intelligenza artificiale. Questo accordo consente a Lightricks di addestrare il suo modello open-source di generazione video, LTXV, utilizzando l’ampia libreria di video in HD e 4K di Shutterstock.
Tradizionalmente, l’accesso a dati di alta qualità per l’addestramento di modelli AI comporta costi elevati, rappresentando una barriera significativa per molte aziende, soprattutto per le startup. Il nuovo modello di licenza proposto da Shutterstock offre un approccio in due fasi: le aziende possono iniziare con una licenza di ricerca più economica per testare e sperimentare, prima di impegnarsi in licenze commerciali più costose.
Daniel Mandell, responsabile globale delle licenze dati e dell’AI di Shutterstock, ha sottolineato che molte aziende hanno optato per la raccolta non autorizzata di dati, evitando gli investimenti necessari per sviluppare modelli commercialmente validi. Tuttavia, Mandell afferma che l’investimento finanziario non dovrebbe essere un ostacolo per chi desidera intraprendere un percorso etico nello sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Questo approccio non solo facilita l’accesso ai dati per le aziende emergenti, ma affronta anche le crescenti preoccupazioni legali riguardo all’uso non autorizzato di materiale protetto da copyright per l’addestramento dei modelli AI. Offrendo un’alternativa legittima, Shutterstock garantisce che i creatori di contenuti ricevano una giusta compensazione.
Craig Andrews, responsabile delle relazioni pubbliche globali di Lightricks, ha descritto questa iniziativa come un punto di svolta per gli sviluppatori più piccoli e agili, permettendo loro di esplorare applicazioni innovative dell’AI generativa senza gli elevati costi iniziali delle licenze tradizionali.
Inoltre, Shutterstock ha implementato un modello di condivisione dei ricavi in cui i contributori ricevono il 20% dei proventi derivanti dalle licenze dei dati. I contributori hanno anche la possibilità di escludere i propri contenuti dall’essere utilizzati per l’addestramento dell’AI, garantendo trasparenza e rispetto dei diritti degli artisti.