Secondo un recente sondaggio condotto da UiPath, una società di software di automazione, la stragrande maggioranza dei lavoratori (circa il 60%) ritiene che l’utilizzo delle soluzioni di automazione basate sull’intelligenza artificiale possa contribuire a mitigare il burnout e migliorare significativamente la soddisfazione sul lavoro. Inoltre, il 57% dei partecipanti ha espresso una percezione positiva nei confronti dei datori di lavoro che integrano l’automazione aziendale per supportare i dipendenti e semplificare le operazioni, rispetto a quelli che non lo fanno. Questo riflette un atteggiamento favorevole verso tali pratiche.

Con l’aumento del carico di lavoro, il 28% delle persone afferma di dover assumere responsabilità extra a causa di licenziamenti o blocchi delle assunzioni. In tutto il mondo, il 29% dei lavoratori sperimenta il burnout, alimentando così una crescente dipendenza dagli strumenti di intelligenza artificiale come forma di sollievo.

Questi fattori stanno contribuendo all’emergere di una nuova generazione, definita “generazione dell’automazione”, in cui i professionisti adottano in modo proattivo l’automazione e l’intelligenza artificiale per migliorare la collaborazione, promuovere la creatività e aumentare la produttività, indipendentemente dall’età o dai dati demografici.

Il sottogruppo della generazione dell’automazione afferma di avere le risorse e il supporto necessari (87%) per svolgere le proprie responsabilità in modo efficace. Inoltre, l’83% di questi lavoratori crede che le soluzioni di automazione aziendale possano efficacemente mitigare il burnout e migliorare la soddisfazione sul lavoro.

Tra coloro che già utilizzano soluzioni di automazione aziendale, l’80% ritiene che queste soluzioni permettano loro di svolgere il lavoro in modo più efficace, mentre il 79% ha una percezione più positiva dei datori di lavoro che implementano l’automazione aziendale rispetto a quelli che non lo fanno.

Il sondaggio, condotto nel marzo 2023 in collaborazione con Researchscape, ha raccolto risposte online da 6.460 dirigenti di tutto il mondo. I risultati principali sono stati ponderati per garantire una rappresentazione equilibrata del PIL di ciascun paese. La distribuzione dei partecipanti è stata la seguente: Stati Uniti (55%), Giappone (10%), Germania (9%), India (8%), Regno Unito (7%), Francia (6%), Australia (4%) e Singapore (2%).

Il sondaggio rivela che i lavoratori di tutto il mondo stanno adottando sempre di più l’automazione e gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale per affrontare compiti banali.

In particolare, i partecipanti hanno espresso il desiderio che l’automazione li aiuti nelle attività come l’analisi dei dati (52%), l’inserimento/creazione di dati (50%), la risoluzione di problemi tecnici/IT (49%) e la generazione di report (48%).

Quando sono stati interrogati sulle cause del loro esaurimento e stanchezza lavorativa, i partecipanti hanno evidenziato il lavoro oltre l’orario stabilito (40%), la pressione dei manager e della leadership (32%) e il tempo eccessivo dedicato alle attività tattiche (27%).

L’automazione basata sull’intelligenza artificiale emerge come una soluzione per alleviare queste principali cause di esaurimento, consentendo ai lavoratori di individuare e analizzare rapidamente i dati, semplificando al contempo le attività ripetitive e che richiedono tempo.

I lavoratori della generazione dell’automazione enfatizzano la flessibilità, le opportunità di avanzamento di carriera e un orario di lavoro concentrato. Riguardo all’impatto degli strumenti di automazione sul proprio lavoro, i partecipanti hanno espresso il desiderio di una maggiore flessibilità nell’ambiente di lavoro (34%), più tempo per acquisire nuove competenze (32%) e dedicare più ore alle attività critiche (27%).

Non sorprende che il sondaggio abbia rivelato che i dipendenti più giovani siano più aperti a queste nuove tecnologie. La maggioranza dei partecipanti della Generazione Z (69%), dei Millennial (63%) e della Generazione X (51%) crede fermamente che l’automazione abbia il potenziale per migliorare le loro prestazioni lavorative.

Tra i lavoratori intervistati, il 31% ha affermato di utilizzare già soluzioni di automazione aziendale (il 39% di questi erano Millennial e il 42% appartenenti alla Generazione Z). Inoltre, dell’31% che utilizza già soluzioni di automazione aziendale, l’87% ritiene di avere le risorse e il supporto necessari per svolgere il proprio lavoro in modo efficace”, ha aggiunto McInnis-Day. I risultati dimostrano che i dipendenti che utilizzano l’automazione basata sull’intelligenza artificiale credono nella sua capacità di far progredire la propria carriera e di supportare un equilibrio sano tra lavoro e vita privata.

I risultati di questo sondaggio forniscono prove convincenti che l’integrazione dell’automazione basata sull’intelligenza artificiale in tutta l’organizzazione non solo rappresenti un investimento saggio, ma sia anche in linea con le preferenze dei dipendenti. Con l’aumento dei carichi di lavoro e i dipendenti alla ricerca di carriere che offrano un equilibrio sano tra lavoro e vita privata, l’integrazione dell’automazione basata sull’intelligenza artificiale diventa cruciale per offrire esperienze lavorative più appaganti e positive.

Di Fantasy