NVIDIA è da tempo un punto di riferimento nel mercato dell’intelligenza artificiale generativa, ma ora sta affrontando una crescente concorrenza da parte di colossi come Intel e AMD, che stanno facendo progressi significativi. Intel sembra pronto a sfidare NVIDIA con il suo impegno nel settore dell’hardware per l’intelligenza artificiale.

Entro il 2026, Intel prevede di lanciare una nuova versione del suo superchip acceleratore AI, chiamato Falcon Shores 2. “Abbiamo semplificato la nostra roadmap, unendo le nostre GPU e gli acceleratori in un’unica soluzione”, ha dichiarato il CEO Pat Gelsinger.

L’Intel Xeon Max 9480, rilasciato di recente, offre 56 core e una memoria HBM2e da 64 GB, simile a quella utilizzata nelle GPU e negli acceleratori AI. È interessante notare che Intel prevede che queste GPU saranno principalmente utilizzate per attività di inferenza e non per l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale.

Ci sono anche indiscrezioni sul prossimo processore Meteor Lake di Intel, che potrebbe includere memoria DDR5 e sfruttare l’intelligenza artificiale in modo significativo. Il prossimo evento Intel Innovation 2023 del 19 settembre suscita molta attesa.

Nel frattempo, NVIDIA sta espandendo la sua presenza nel mercato delle CPU con il supercomputer GH200, sfruttando le sue competenze nelle GPU e nelle tecnologie AI.

Originariamente, i chip Falcon Shores di Intel erano progettati per combinare core CPU e GPU, rappresentando un’innovazione nell’architettura “XPU” per il calcolo ad alte prestazioni. Tuttavia, Intel ha recentemente cambiato rotta, concentrando il suo approccio sulla GPU e rinviando il rilascio del chip al 2025. Il percorso di Intel nell’ambito dell’intelligenza artificiale e delle GPU ha visto una serie di sviluppi sorprendenti.

Da notare che Intel ha già fornito chip AI Gaudi2 per l’addestramento di modelli, che funzionano notevolmente più velocemente della NVIDIA A100 e si avvicinano alla GPU H100 Hopper.

Tuttavia, la decisione di rallentare la cadenza di rilascio delle GPU potrebbe mettere Intel in svantaggio rispetto ad architetture più avanzate come i chip NVIDIA Grace Superchips e AMD Instinct MI300, entrambi previsti per il 2023. Questa scelta strategica potrebbe influenzare la competitività di Intel nel settore dell’HPC.

Intel si concentra su due fronti: l’infrastruttura, con l’offerta di Habana Labs Gaudi, e l’inferenza, che Intel ritiene possa essere eseguita efficacemente su CPU come Xeon.

Ma NVIDIA non è da meno, annunciando recentemente una GPU dedicata per l’inferenza chiamata L40S. Con molte persone che già utilizzano la NVIDIA H100 per l’addestramento, un possibile passaggio ai processori Xeon di Intel potrebbe essere un passo significativo.

Inoltre, Intel ha annunciato una collaborazione strategica con il Boston Consulting Group per l’intelligenza artificiale generativa, mentre Anthropic sta collaborando con BCG per portare l’intelligenza artificiale generativa responsabile alle aziende. NVIDIA e Microsoft hanno anche investito in Anthropic, il che suggerisce che l’intelligenza artificiale è diventata una priorità per molti attori nel settore.

In conclusione, questa serie di cambiamenti strategici ha portato molti a interpretare la decisione di Intel come un’uscita dalla competizione diretta con AMD e NVIDIA nei processori combinati CPU+GPU. Tuttavia, la rivalità tra Intel e NVIDIA, che comprende sia CPU che GPU, sta diventando sempre più intensa e sta plasmando il futuro dell’intelligenza artificiale e dell’HPC. Mentre Intel è conosciuta per le sue CPU e NVIDIA per le sue GPU, il panorama sta evolvendo rapidamente, con la crescita dell’importanza dell’intelligenza artificiale nella discussione informatica.

Di Fantasy