La startup specializzata in IA, Suki, ha esteso il proprio assistente vocale di documentazione a più di 20 studi medici indipendenti, mostrando l’importanza crescente di soluzioni tecnologiche in un settore spesso lento nell’adozione. Il rapido accoglimento da parte di questi studi medici evidenzia una domanda in crescita per strumenti automatizzati, simile a quella osservata all’inizio della pandemia.
L’assistente di Suki, attraverso tecniche avanzate di IA, è capace di convertire conversazioni tra medico e paziente in note strutturate, ottimizzando l’inserimento dati nelle cartelle cliniche elettroniche. Questo significa un risparmio significativo di tempo per i medici, riducendo il carico amministrativo fino al 72%. Sebbene Suki abbia già stretto collaborazioni con grandi gruppi ospedalieri e nomi di spicco del software medico, come Epic, ora si sta espandendo anche nei piccoli studi medici, che storicamente sono meno avvantaggiati nella corsa tecnologica.
Gli utenti iniziali lodano Suki per la sua precisione e per la possibilità di migliorare l’interazione medico-paziente. Il dottor Stefan Huber di Tinovus Health ha sottolineato come la soluzione non solo aiuti a risparmiare tempo, ma permetta anche una cura del paziente più focalizzata.
Con aggiornamenti regolari, inclusa l’introduzione di una app mobile e strumenti vocali avanzati, Suki continua a migliorare, sostenuta da finanziamenti per un totale di 95 milioni di dollari.
Il CEO di Suki, Punit Soni, ha messo in luce l’obiettivo dell’azienda di sviluppare soluzioni che rispondano veramente alle esigenze dei medici, rendendo la tecnologia accessibile a strutture di ogni dimensione. Ciò nonostante, Suki affronta una concorrenza acerrima, con startup come Abridge e Notable che cercano di conquistare una fetta del mercato, e giganti come Microsoft che entrano nel settore attraverso acquisizioni strategiche. E nonostante la collaborazione con Epic, quest’ultima sta già esplorando l’utilizzo di altre soluzioni di IA avanzate per la trascrizione e la sintesi delle conversazioni medico-paziente.