IBM ha annunciato il lancio di un avanzato strumento di AI generativo per la programmazione, denominato Watsonx Code Assistant. Questo nuovo componente della serie di prodotti Watsonx dedicati all’AI generativa è progettato per offrire suggerimenti e traduzioni di codice basati su istruzioni in linguaggio naturale, similmente a quanto realizzato da ChatGPT e altri chatbot avanzati. L’innovazione mira a supportare gli sviluppatori nel creare software più velocemente e con maggiore precisione, una missione condivisa con altri giganti tecnologici come Meta, Google e Amazon, sebbene IBM si concentri particolarmente sul suo vasto portfolio di clienti aziendali.
Utilizzando i modelli di fondazione Granite e la piattaforma Watsonx, Watsonx Code Assistant introduce l’AI nel ciclo di sviluppo del software. IBM ha specificato che Code Assistant sarà inizialmente adattato per due ambiti applicativi: l’automazione IT e la modernizzazione di mainframe. Nel contesto IT, l’assistente opera tramite la piattaforma Ansible di Red Hat, facilitando la configurazione di reti e codici. L’integrazione con Ansible permette agli utenti di ricevere raccomandazioni codificate dall’AI. Nei test con i clienti, Code Assistant per Ansible ha mostrato un tasso di accettazione del 85% per i suggerimenti AI, risultando in un incremento di produttività stimato tra il 20% e il 45%.
Ashesh Badani, Chief Product Officer di Red Hat, ha enfatizzato il valore dell’AI nel campo dell’automazione IT, evidenziando le potenzialità del Watsonx Code Assistant insieme a Red Hat Ansible Lightspeed nel colmare il divario di competenze, aumentare l’efficienza organizzativa e liberare risorse IT per creare maggior valore per il business.
Per quanto riguarda la modernizzazione dei mainframe, Watsonx Code Assistant facilita la conversione del codice COBOL in Java, contribuendo così ad accelerare l’aggiornamento delle applicazioni legacy. Questa funzionalità mira a semplificare il complesso processo di modernizzazione, identificando le dipendenze delle applicazioni e le opportunità di modularizzazione, oltre a fornire la traduzione automatica del codice per facilitare il passaggio alle nuove tecnologie.
Con l’intenzione di ampliare ulteriormente le funzionalità del Code Assistant, IBM prevede di integrarlo in tutto il ciclo di vita dello sviluppo software. Nel contesto di una concorrenza in crescita nel settore degli assistenti alla codifica AI generativa, gli sviluppatori stanno velocemente selezionando i loro strumenti preferiti. Tra questi, il GitHub Copilot di Microsoft si è distinto sin dall’inizio, seguito da altre iniziative di peso come lo Starcoder di Hugging Face e il CodeWhisperer di Amazon, quest’ultimo integrato nella piattaforma AWS Bedrock per progetti AI generativi. Anche Google ha introdotto il suo assistente di codifica generativo, chiamato Codey, e ha esteso la sua accessibilità tramite Project IDX, un ambiente di sviluppo software basato su web.
Kareem Yusuf, vicepresidente senior per la gestione e la crescita dei prodotti di IBM Software, ha commentato: “Con Watsonx Code Assistant, IBM aggiunge un altro tassello alla sua linea di assistenti Watsonx, offrendo alle imprese strumenti concreti per impiegare l’AI generativa. Watsonx Code Assistant rende lo sviluppo di codice supportato dall’AI e gli strumenti di modernizzazione delle applicazioni facilmente accessibili agli sviluppatori, in maniera integrata e senza creare discontinuità, contribuendo a superare il gap di competenze e a potenziare la produttività.”