OpenAI ha recentemente ampliato le funzionalità di ChatGPT per desktop, introducendo integrazioni con una vasta gamma di applicazioni su macOS e Windows. Questa evoluzione mira a trasformare ChatGPT da semplice chatbot a un assistente virtuale capace di interagire direttamente con le app presenti sul computer dell’utente, semplificando flussi di lavoro e incrementando la produttività.
L’ultimo aggiornamento di ChatGPT per macOS ha esteso il supporto a numerose applicazioni di terze parti. Tra queste, spiccano strumenti di sviluppo come BBEdit, MatLab, Nova, Script Editor e TextMate. Inoltre, sono stati aggiunti supporti per vari ambienti di sviluppo integrati (IDE) della famiglia JetBrains, tra cui Android Studio, AppCode, CLion, DataGrip, GoLand, IntelliJ IDEA, PHPStorm, PyCharm, RubyMine, RustRover e WebStorm. Anche terminali come Warp e Prompt sono ora compatibili.
Queste integrazioni permettono agli sviluppatori di interagire con ChatGPT direttamente all’interno dei loro ambienti di lavoro preferiti, facilitando l’analisi del codice e la risoluzione di problemi senza dover passare da un’applicazione all’altra. Oltre agli strumenti per sviluppatori, ChatGPT ora supporta applicazioni di produttività come Note di Apple, Notion e Quip, consentendo agli utenti di gestire appunti e documenti in modo più efficiente.
Anche gli utenti Windows beneficiano di aggiornamenti significativi. L’applicazione desktop di ChatGPT per Windows è stata resa disponibile, offrendo funzionalità simili a quelle presenti su macOS. Gli utenti possono ora accedere rapidamente a ChatGPT utilizzando la scorciatoia da tastiera Alt + Spazio, aprendo una finestra di chat senza interrompere il flusso di lavoro. Inoltre, l’app consente di caricare file, condividere screenshot e utilizzare la modalità vocale avanzata per interagire in tempo reale con il computer.
Una delle novità più rilevanti è l’introduzione della Modalità Vocale Avanzata, che consente agli utenti di interagire con ChatGPT utilizzando comandi vocali. Questa funzione è particolarmente utile per chi desidera un’esperienza hands-free, permettendo di dettare testi o richiedere informazioni senza digitare. Inoltre, con il consenso dell’utente, ChatGPT può accedere ai contenuti visualizzati sullo schermo, come email, screenshot e file, per fornire risposte contestualizzate e pertinenti.
Kevin Weil, Chief Product Officer di OpenAI, ha sottolineato che questi sviluppi rappresentano un passo significativo verso un’esperienza utente in cui ChatGPT diventa sempre più “agente”, ovvero capace di svolgere compiti autonomamente per conto dell’utente. L’integrazione profonda con le applicazioni desktop è fondamentale per raggiungere questo obiettivo, permettendo a ChatGPT di automatizzare attività e assistere l’utente in modo proattivo.
OpenAI ha enfatizzato l’importanza del consenso dell’utente per l’accesso alle applicazioni e ai contenuti personali. Le integrazioni sono progettate per rispettare la privacy, garantendo che ChatGPT acceda alle informazitorizzazione esplicita, mantenendo così un elevato standard di sicurezza e trasparenza.