Nel corso del AI Action Summit 2025 tenutosi a Parigi, il CEO di Google, Sundar Pichai, ha condiviso riflessioni personali sull’evoluzione tecnologica e sull’impatto dell’intelligenza artificiale (AI) nella nostra vita quotidiana.
Pichai ha iniziato il suo intervento raccontando la sua infanzia a Chennai, in India, sottolineando come l’acquisizione di un telefono rotativo da parte della sua famiglia abbia rappresentato una svolta significativa nella loro esistenza.
Ha anche ricordato le lunghe attese per ottenere i risultati delle analisi del sangue per sua madre, un processo che oggi avviene con un semplice clic sullo smartphone.
Questi aneddoti evidenziano il potere trasformativo delle tecnologie emergenti.
Riflettendo sull’adozione dell’AI, Pichai ha condiviso una sua esperienza personale: “Sono cresciuto facendo matematica con le tavole logaritmiche, ed ero a disagio nel vedere i miei figli imparare la matematica sugli smartphone. Ma sono cresciuti bene.”
Questo commento sottolinea la naturale resistenza al cambiamento che molti di noi provano di fronte a nuove tecnologie, ma anche la capacità di adattamento delle generazioni più giovani.
Pichai ha esortato il pubblico ad abbracciare l’AI, superando lo scetticismo iniziale, e ha sottolineato l’importanza di politiche pubbliche equilibrate che affrontino i rischi associati all’AI senza ostacolarne il progresso.
Ha enfatizzato la necessità di un ecosistema di innovatori e di un’infrastruttura potente per sbloccare il pieno potenziale dell’AI, citando gli sforzi di paesi come Stati Uniti, Francia e India in questo ambito.
In conclusione, Pichai ha dichiarato: “L’AI è un’opportunità unica per migliorare la vita. Non dobbiamo lasciare che il nostro bias per il presente ostacoli il futuro.”
Queste parole invitano a una riflessione profonda sull’importanza di abbracciare l’innovazione tecnologica con una visione lungimirante, riconoscendo le sfide ma anche le immense opportunità che essa offre per il progresso umano.