Recentemente, Amazon ha espresso scetticismo riguardo all’annuncio di Microsoft sul suo ultimo chip per il calcolo quantistico, definendo tali affermazioni “esagerate”. Questa reazione arriva dopo che entrambe le aziende hanno presentato i loro nuovi chip quantistici il mese scorso.
Secondo un articolo di Business Insider del 7 marzo, Simone Severini, responsabile delle tecnologie quantistiche di Amazon, ha inviato un’email al CEO Andy Jassy esprimendo dubbi sul chip quantistico di Microsoft, denominato “Majorana 1”. Microsoft sostiene che questo chip, grazie a una nuova architettura, permetterà ai computer quantistici di immagazzinare una quantità significativamente maggiore di dati e di eseguire calcoli complessi.
Tuttavia, Severini ha sottolineato che l’articolo pubblicato da Microsoft sulla rivista “Nature” non fornisce prove concrete di tali risultati, affermando che il nuovo chip “potrebbe rendere possibili futuri esperimenti”. Ha inoltre messo in dubbio l’efficacia dell’architettura dei “qubit topologici” di Microsoft nel migliorare le prestazioni. Severini ha aggiunto che, sebbene possa trattarsi di un progresso tecnologico significativo, è prematuro considerarlo una svolta rivoluzionaria, ricordando che in passato Microsoft ha dovuto ritirare diversi articoli a causa di condotte scientifiche scorrette nel campo della ricerca sul calcolo quantistico.
All’interno di Amazon, su piattaforme come Slack, sono emerse critiche dirette all’annuncio di Microsoft. Oscar Painter, responsabile dell’hardware quantistico di Amazon, ha affermato la necessità di contestare le “affermazioni esagerate” del CEO di Microsoft, Satya Nadella, riferendosi ai post celebrativi di Nadella sui social media riguardo al chip Majorana. Painter ha elogiato la ricerca sul calcolo quantistico di Google e IBM, mentre ha descritto quella di Microsoft come “pubblicità ingannevole e fanfara”.
Le grandi aziende tecnologiche hanno investito per anni nella ricerca sul calcolo quantistico. Recentemente, sia Amazon che Google hanno presentato nuovi chip quantistici. Tuttavia, alcuni esperti avvertono che le dichiarazioni delle aziende potrebbero generare aspettative eccessive rispetto ai reali progressi tecnologici. Arka Majumdar, professore di ingegneria informatica all’Università di Washington, ha affermato che, sebbene i risultati di Microsoft siano impressionanti, sono ancora lontani dal livello necessario per costruire un computer quantistico pratico, definendo le affermazioni dell’azienda esagerate e prive di una reale scalabilità. Scott Aaronson, professore di informatica presso l’Università del Texas ad Austin e autorità nel campo della ricerca sul calcolo quantistico, ha osservato che la pretesa di Microsoft di aver creato qubit topologici non è ancora stata sottoposta a revisione paritaria.
Chris Ballance, CEO di Oxford Ionics, ha espresso riserve anche sul chip quantistico recentemente annunciato da Amazon, affermando che manca di dettagli tecnici specifici ed è piuttosto vago. Altri esperti hanno adottato una posizione cauta, sottolineando che non è certo se i progressi tecnologici dichiarati dalle aziende siano effettivamente così avanzati.
In risposta, un portavoce di Microsoft ha dichiarato che l’articolo su “Nature” è stato pubblicato dopo un anno dalla sua presentazione, durante il quale sono stati compiuti notevoli progressi tecnologici, e che l’azienda prevede di divulgare ulteriori dati nelle prossime settimane o mesi. Ha inoltre sottolineato che il dibattito scientifico e le visioni scettiche fanno parte del processo di ricerca, ribadendo l’impegno di Microsoft nella divulgazione continua dei risultati per consentire ai ricercatori di costruire nuove scoperte basate sulle conoscenze esistenti.
Amazon e Microsoft hanno espresso opinioni divergenti anche riguardo ai tempi di commercializzazione del calcolo quantistico pratico. Un portavoce di Microsoft ha affermato che i computer quantistici su scala utile saranno disponibili non tra decenni, ma entro pochi anni. Al contrario, un portavoce di Amazon ha previsto che l’adozione diffusa del calcolo quantistico richiederà ancora decenni, stimando che l’utilizzo commerciale dei computer quantistici potrebbe avvenire tra 10 o 20 anni.