Nell’ambito delle continue innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale, Google ha recentemente introdotto una funzionalità rivoluzionaria nel suo AI Studio: la possibilità di analizzare e interagire con i contenuti dei video di YouTube semplicemente fornendo il link del video. Questa integrazione sfrutta le avanzate capacità del modello Gemini, aprendo nuove prospettive nell’elaborazione e comprensione dei contenuti multimediali.
La nuova funzionalità consente agli utenti di inserire un link YouTube direttamente nell’AI Studio e richiedere al modello Gemini di eseguire operazioni come la sintesi, la traduzione o l’interazione con il contenuto del video. Ad esempio, incollando il link di un video e chiedendo una sintesi, Gemini analizzerà l’intero contenuto audiovisivo per fornire un riassunto accurato. Logan Kilpatrick, senior product manager di Google DeepMind, ha dimostrato questa capacità in un recente video, evidenziando come l’AI Studio possa elaborare video di YouTube con oltre 75.000 token, corrispondenti a video di lunga durata.
Secondo la documentazione ufficiale, l’API di Gemini e l’AI Studio supportano URL di YouTube come parte dei dati di input. Gli utenti possono includere un link YouTube insieme a un prompt che richiede al modello di sintetizzare, tradurre o interagire in altro modo con il contenuto del video. Tuttavia, esistono alcune limitazioni: attualmente, non è possibile caricare più di otto ore di contenuti video di YouTube al giorno, e si può inviare un solo link video per richiesta. Inoltre, i video devono essere pubblici; i contenuti privati o non in elenco non sono supportati.
Questa funzionalità rappresenta un significativo passo avanti nell’accessibilità e nell’interazione con i contenuti video. Gli utenti possono ora ottenere rapidamente sintesi o traduzioni di video senza doverli visualizzare interamente, risparmiando tempo e migliorando l’efficienza. Tuttavia, sorgono domande sull’impatto a lungo termine per i creatori di contenuti: se gli utenti possono ottenere le informazioni desiderate senza visualizzare direttamente i video, ciò potrebbe influenzare le metriche di visualizzazione e l’engagement. Resta da vedere come questa dinamica evolverà e quale sarà la risposta della comunità dei creatori.