Nel mondo dell’e-commerce, dove il consumismo rapido e l’alta produzione di rifiuti tessili dominano, emerge una nuova proposta che mira a coniugare tecnologia e sostenibilità: OutfitAI. Questo innovativo motore di ricerca per lo shopping online è stato sviluppato da un team di ricercatori delle Università di Ancona e Macerata, tra cui il professor Emanuele Frontoni. Utilizzando algoritmi di deep learning, OutfitAI permette ai consumatori di trovare capi di abbigliamento che non solo corrispondono ai loro gusti estetici, ma rispettano anche criteri di sostenibilità ambientale e sociale .​

Spesso, quando si acquista online, si è spinti dall’impulso del momento, senza considerare l’impatto ambientale o sociale dei capi scelti. OutfitAI interviene proprio in questo punto critico: analizzando le immagini dei prodotti ricercati, il sistema suggerisce alternative che, oltre a soddisfare le preferenze stilistiche dell’utente, sono state realizzate con materiali riciclati, processi a basso impatto e condizioni di lavoro eque. In questo modo, l’intelligenza artificiale diventa uno strumento di consapevolezza, guidando le scelte verso un consumo più responsabile.​

L’industria della moda è una delle più inquinanti al mondo, con una produzione che spesso eccede le reali necessità del mercato. OutfitAI contribuisce a contrastare questa tendenza promuovendo capi che favoriscono la durabilità, la riparabilità e la possibilità di essere riciclati. Inoltre, il sistema incoraggia la scelta di abiti prodotti localmente, riducendo così le emissioni legate al trasporto e supportando le economie locali .​

Una delle sfide principali per i consumatori è la difficoltà di accedere a informazioni chiare e verificate sulla sostenibilità dei prodotti. OutfitAI affronta questo problema collaborando con brand che adottano pratiche trasparenti e certificazioni riconosciute. In questo modo, l’utente può fare acquisti informati, basati su dati concreti piuttosto che su dichiarazioni generiche.

Di Fantasy