L’era del restauro digitale raggiunge nuovi livelli di precisione grazie alla collaborazione tra ASML, leader mondiale nella produzione di apparecchiature per semiconduttori, e il Museo Van Gogh nei Paesi Bassi. Il progetto, noto come “Progetto Impasto”, mira a creare “gemelli digitali” dei capolavori di Vincent van Gogh, riproducendo fedelmente non solo le immagini ma anche lo spessore e la consistenza delle pennellate, caratteristiche fondamentali del suo stile pittorico.
A differenza delle tradizionali scansioni bidimensionali, questa iniziativa utilizza una tecnologia di scansione 3D ad altissima risoluzione, capace di misurare con estrema precisione le superfici tridimensionali delle opere. La tecnica dell’“impasto”, ossia l’applicazione densa e materica della pittura, viene così digitalizzata in ogni dettaglio, creando file di dimensioni notevoli, con dati di scansione che possono arrivare a circa 100 gigabyte per un singolo dipinto.
Il progetto è nato nel 2017, quando il Museo Van Gogh ha espresso l’esigenza di realizzare una vera e propria “mappa” digitale delle sue opere. La collaborazione con ASML, entrambe con sede nella provincia olandese del Brabante Settentrionale, è stata naturale e proficua. ASML ha adattato la propria tecnologia, originariamente concepita per operare su scala nanometrica nei chip semiconduttori, per misurare superfici molto più grandi e complesse come quelle dei dipinti.
Lo scanner utilizzato ha dimensioni paragonabili a una scatola da scarpe e si muove su un binario lungo la superficie del dipinto, suddividendolo in decine di sezioni. Ogni sezione viene fotografata da quattro angolazioni diverse. Grazie alle variazioni di luce e ombra che si formano sulle pennellate, il sistema è in grado di calcolare con estrema precisione lo spessore e la texture del dipinto, riproducendo così ogni dettaglio dell’opera originale.
Oltre alla conservazione digitale, questa tecnologia permette di monitorare in modo accurato lo stato di conservazione delle opere prima e dopo il prestito a musei o altre istituzioni. Può rilevare con precisione danni causati da trasporto, variazioni di temperatura o umidità, fornendo dati fondamentali per migliorare le tecniche di conservazione e trasporto nel futuro.
ASML investe nel progetto diversi milioni di euro ogni anno, destinando una squadra di 10-15 dipendenti dedicati esclusivamente a questa collaborazione. L’azienda sostiene inoltre una sala espositiva nel centro scientifico del Museo Van Gogh, dove i visitatori possono sperimentare direttamente la tecnologia di scansione 3D e scoprire il processo dietro la creazione dei gemelli digitali.
Il Progetto Impasto rappresenta un esempio innovativo di come l’alta tecnologia possa contribuire a preservare e valorizzare il patrimonio artistico, fondendo arte e scienza in una sinergia che apre nuove prospettive per il restauro e la conservazione delle opere d’arte.