La ricerca sull’intelligenza artificiale è scossa da una serie di eventi che ricordano più una guerra fredda che una competizione accademica. Meta ha avviato una campagna di reclutamento senza precedenti, sottraendo in una sola settimana otto ricercatori di punta da OpenAI, tra cui Shengjia Zhao, Jiahui Yu, Shuchao Bi, Hongyu Ren e Trapit Bansal. Questi professionisti hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo di modelli come GPT-4 e o1, e la loro partenza ha suscitato reazioni forti all’interno di OpenAI. Mark Chen, Chief Research Officer di OpenAI, ha descritto la situazione come “se qualcuno fosse entrato in casa e avesse rubato qualcosa”.

Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha orchestrato personalmente questa offensiva, creando una lista segreta di ricercatori da reclutare, con offerte che arrivano fino a 100 milioni di dollari. Questa strategia ha suscitato preoccupazioni tra i leader di OpenAI, tra cui Sam Altman, che ha criticato l’enfasi di Meta su compensi elevati piuttosto che su missioni condivise, temendo che ciò possa influire negativamente sulla cultura aziendale .

Questa mossa fa parte di una strategia più ampia di Meta, che ha recentemente investito 14,3 miliardi di dollari in Scale AI e ha nominato il suo CEO, Alexandr Wang, a capo del nuovo team “Superintelligence”. L’obiettivo dichiarato è sviluppare sistemi di intelligenza artificiale che superino le capacità umane, un traguardo ambizioso che rivaleggia con gli sforzi di OpenAI nel campo dell’AGI (Artificial General Intelligence).

In risposta a questa pressione esterna e alle sfide interne, OpenAI ha deciso di concedere una settimana di pausa a tutti i suoi dipendenti, un’iniziativa mirata a contrastare la cultura del sovraccarico di lavoro e a favorire il benessere del team. Questa mossa riflette la crescente consapevolezza dell’importanza di mantenere un equilibrio tra produttività e salute mentale in un settore ad alta intensità come quello dell’IA.

Di Fantasy