In un regno in cui le frazioni di secondo diventano valore tangibile — come quelli in cui si muovono le transazioni della Borsa di New York (NYSE) — l’evoluzione tecnologica non è mai un lusso, ma una necessità urgente. Oggi, una delle istituzioni finanziarie più antiche e strutturate al mondo ha deciso di fare un salto: ha adottato Redpanda, una piattaforma di streaming dati, ridisegnando completamente il modo in cui i flussi informativi viaggiano verso il cloud, guadagnando cinque volte più velocità.

La trasformazione trova le sue radici nella migrazione dell’accesso ai dati BQT (Best Quotes and Trades), un feed che raccoglie e aggrega tutte le quotazioni e transazioni delle sette borse controllate dal NYSE. Il vero punto di svolta è stato affidare questa mole imponente di dati a una tecnologia nuova, in grado di gestire colpi di traffico improvvisi che tradizionalmente mettevano in crisi i sistemi basati su Kafka in Java.

Il problema? Il Garbage Collection di Java non regge i picchi repentini di traffico: l’oscillazione di milioni di messaggi in microsecondi diventa un collo di bottiglia. Così, il team della NYSE, guidato dal responsabile Vinil Bhandari, ha scelto Redpanda: una riscrittura nativa del protocollo Kafka, realizzata in C++. Il risultato è stato sorprendente: una velocità di consegna dati 4-5 volte superiore rispetto alle soluzioni Java-based utilizzate in precedenza.

Ma non è solo questione di performance. Significa aprire il flusso a un’utenza globale che non ha accesso diretto ai data center. Che si tratti di una fintech in Asia o un broker retail in Europa, le porte si allargano grazie a una struttura cloud-friendly, pronta a offrire dati quasi istantanei via AWS con latenza ultra-bassa.

Un aspetto cruciale di questa operazione è l’osservabilità nativa di Redpanda: telemetria immediata, visibilità in tempo reale su ciò che accade “sotto il cofano”. Questo permette al NYSE – e ai suoi clienti – di anticipare e risolvere eventuali criticità prima che diventino problemi reali, aumentando la resilienza e la qualità del servizio.

E poi c’è una visione che va oltre. Non si tratta solo di inviare dati più velocemente: si parla di una nuova architettura pensata per l’IA. Redpanda non è solo una piattaforma, è il pilastro per un’”agentic enterprise”, dove gli agenti AI possono attingere ai dati in modo efficiente — grazie a protocolli come il Model Context Protocol (MCP) — senza doversi confrontare con complessità quadratica: ogni agente non deve comunicare con tutti, ma solo con la fonte centrale, semplificando la scalabilità e il coordinamento.

Infine, questa scelta riflette una strategia chiara per le altre aziende digitali: la prossima generazione di applicazioni e servizi richiederà un’architettura streaming robusta, veloce e affidabile — non solo in ottica performance, ma come fondamento per la competitività futura e l’intelligenza distribuita.

Di Fantasy