Immagine AI

Nel frenetico universo della finanza privata — dove i minuti contano e gli errori possono costare milioni — l’automazione intelligente non è più un’opzione, ma una necessità. È in questo contesto che Ontra ha annunciato oggi una novità importante: tre nuovi strumenti AI pensati per rendere i flussi di lavoro nel private equity più rapidi, accurati e umanamente supervisionati.

I nuovi prodotti — Insight for Credit, questionari di due diligence (DDQ) potenziati dall’intelligenza artificiale e un servizio KYC “human-in-the-loop” — sono stati svelati all’indomani di un round di finanziamento da 70 milioni di dollari, che porta il totale raccolto da Ontra a 325 milioni, tra equity e debito. Questo iniezione di capitale guiderà lo sviluppo continuo di infrastrutture AI verticali e precise per i mercati privati.

Secondo Troy Pospisil, fondatore e CEO di Ontra, l’obiettivo non è vendere un “tool” generico, ma progettare un prodotto che risponda a un problema specifico combinando:

  • l’intelligenza artificiale,
  • i flussi operativi già presenti nelle aziende,
  • un intervento umano quando serve.

Soprattutto in ambito finanziario legale, dove precisione e affidabilità non ammettono compromessi, questa integrazione tra tecnologia e supervisione è vitale.

Le tre nuove frecce all’arco dell’AI verticale per il private equity sono:

  • Insight for Credit – Una soluzione su misura per gestire obblighi e scadenze nel settore del credito diretto, aumentando trasparenza e tracciabilità nelle operazioni complesse.
  • Due Diligence Questionnaires (DDQ) AI-powered – Questionari automatizzati che sfruttano modelli linguistici avanzati per accelerare la due diligence, riducendo errori manuali e tempi di risposta.
  • Servizio KYC con supervisione umana – Un sistema che unisce i benefici dell’automazione (velocità, ripetibilità) alla certezza della revisione umana, fondamentale nei processi Know Your Customer, dove le sfumature possono fare la differenza tra conformità e rischio reputazionale.

Ontra non è una soluzione “one-size-fits-all”. La sua forza sta nell’aver creato strumenti verticali, progettati per i fondi privati: private equity, real estate, infrastrutture, venture capital e simili. Ad oggi, la piattaforma è utilizzata da migliaia di aziende, incluse molte delle principali protagoniste del settore.

La piattaforma offre funzionalità come:

  • digitalizzazione e catalogazione automatica dei contratti,
  • ricerca semantica conversazionale su accordi complessi,
  • gestione multistakeholder delle scadenze contrattuali,
  • automazione operativa che libera team legali e compliance da attività ripetitive.

L’annuncio non riguarda solo nuove funzionalità, ma un modello operativo: AI + workflow + supervisione umana. Questo approccio verticalizzato fa emergere una direzione chiara nel legal tech — una direzione che mette al centro l’affidabilità e l’applicabilità concreta, non solo l’innovazione fine a sé stessa.

Di Fantasy