C’è un tipo di sicurezza domestica che va oltre la chiave fisica, oltre il codice da tastiera, oltre perfino l’impronta digitale. È quella che riconosce qualcosa di unico sotto la pelle: le vene della tua mano. Con il nuovo Wyze Palm Lock, l’azienda Wyze entra nel terreno del biometrico avanzato, e lo fa proponendo un dispositivo che non è solo “smart lock”, ma qualcosa che punta a rendere l’ingresso in casa un gesto quasi naturale, discreto, veloce.
Wyze Palm Lock è un lucchetto intelligente che si sblocca grazie al riconoscimento delle vene del palmo della mano – basta avvicinare la mano al lettore, senza contatto diretto. Questa tecnologia biometrica, usata in certi settori già da qualche tempo, promette più sicurezza rispetto all’impronta digitale, perché le vene sono sotto la pelle: non si “toccano” in superficie, sono difficili da replicare, meno soggette a sporco, usura o modifiche esterne.
Oltre al riconoscimento biometrico, Wyze Palm Lock offre una serie di metodi alternativi per sbloccare la porta, perfetti per chi preferisce pluralità di opzioni o per chi teme che la biometria possa talvolta non essere praticabile. Si può usare un codice PIN tramite tastierino numerico, applicazioni via Wi-Fi attraverso l’app Wyze, comandi vocali tramite Alexa o Google Assistant, una chiave fisica tradizionale, oppure metodi d’emergenza.
Un’altra caratteristica interessante è l’auto-lock: quando la porta viene chiusa, un giroscopio integrato rileva l’angolo o movimento tale da capire che la porta è chiusa e richiude il chiavistello autonomamente. Questo evita che la porta resti incustodita per errore o dimenticanza.
La gestione energetica è pensata per essere robusta: c’è un sistema a doppia batteria, con una batteria principale rimovibile (durata fino a 6 mesi con uso normale) e una batteria di backup che copre finché la principale viene ricaricata. Inoltre, è presente un sensore radar — non il semplice rilevamento del moto, ma un radar a onde millimetriche — che rileva la presenza della mano: il dispositivo “si sveglia” solo quando serve, risparmiando energia.
Wyze non ha trascurato la sicurezza. Un punto che emerge è che i dati biometrici non vengono inviati al cloud o memorizzati centralmente: tutto è cifrato e memorizzato localmente sul dispositivo. Questo riduce i rischi legati a fughe di dati o attacchi remoti, almeno sulle informazioni biometriche che identificano la persona.
Il dispositivo è anche resistente alle condizioni ambientali: ha una certificazione IP53, che lo protegge contro polvere e spruzzi d’acqua, e ha ottenuto una certificazione BHMA (Builders Hardware Manufacturers Association), che indica che è stato testato contro sollecitazioni reali — urti, torsioni, impatti, umidità.
Altre funzioni utili per la sicurezza: allarmi in caso di manomissione o tentativi ripetuti di sblocco errato, avvisi se la porta resta aperta (“door ajar”), e un codice che può essere confuso con cifre extra (anti-peep) per proteggerlo da occhi indiscreti che guardano mentre si digita il PIN.
L’esperienza d’uso che Wyze propone è decisamente convincente: poter semplicemente far fluttare la mano davanti alla serratura senza toccarla, senza cercare la tasca per le chiavi, senza digitare se non necessario, dà un senso di modernità e praticità. Per chi vive in contesti dove mani bagnate, sporche, guanti o condizioni avverse rendono l’impronta digitale meno affidabile, la vena palmare offre un vantaggio.
Certo, non è perfetta in ogni situazione: se la mano è coperta, se c’è un guanto spesso o se la persona ha una ferita grossa sul palmo, il riconoscimento potrebbe essere difficile o fallire. In quei casi si fa affidamento sugli altri metodi di sblocco. Inoltre, la configurazione iniziale richiede un minimo di pazienza per registrare le mani, testare le varie vie di accesso, abituarsi al posizionamento corretto della mano davanti al sensore.
Wyze Palm Lock è offerto a un prezzo che cerca di essere competitivo nel segmento degli smart lock biometrici, intorno ai 129,98 dollari sul mercato statunitense. Questo lo colloca sotto molte delle serrature biometriche di fascia alta che si affidano a tecnologie simili.
È disponibile tramite il sito ufficiale Wyze, e già compatibile con altri dispositivi dell’ecosistema Wyze: le videocamere o i video doorbell, in modo che l’utente possa integrarlo nel proprio sistema di sicurezza domestica già esistente. Anche il supporto per Alexa e Google Assistant permette di includerlo in scenari automatizzati o routines smart home.