Google ha annunciato una novità che, pur relativamente discreta alla vista, potrebbe segnare una svolta importante nell’esperienza digitale degli utenti coreani — e presto non solo coreani. Il 24 settembre, l’azienda ha reso noto che introdurrà un nuovo spazio dedicato all’“Intrattenimento” all’interno dell’app Google Play, con l’obiettivo di semplificare l’accesso a K-drama, webtoon, film, serie TV e contenuti K-pop di ogni tipo, tutto in un’unica sezione fluida e curata.
L’idea è elegante nella sua essenzialità: invece di costringere l’utente a passare da un’app all’altra, da un servizio a un altro, Google vuole concentrare in un unico hub i contenuti di intrattenimento, rendendo la scoperta più intuitiva. Nella nuova scheda Intrattenimento, gli utenti potranno navigare tra categorie come “Drami popolari della settimana” o “Guarda film popolari”, esplorare trailer, visualizzare anteprime e collegarsi direttamente alle app partner che ospitano i contenuti, come Naver Webtoon, Kakao Page, Tving, Watcha e altre.
Uno degli aspetti centrali di questa iniziativa è il potenziamento delle raccomandazioni personalizzate. Se, per esempio, cerchi “The Tyrant’s Chef”, Google mostra non solo l’app dove guardarlo, ma un elenco di piattaforme che distribuiscono quel contenuto, proponendolo in modo contestualizzato. È un passo verso un’esperienza più semplificata e coerente.
Non manca una dimensione curata dal punto di vista editoriale: all’interno della sezione sono previste storie, trend, dietro le quinte e collegamenti a eventi speciali. Un esempio citato è il decimo anniversario dei SEVENTEEN, che sarà celebrato con gadget, filmati musicali, materiale esclusivo di tour e tanto altro ancora.
Google sottolinea che la Corea è uno dei mercati più attivi al mondo nella fruizione di contenuti brevi e mobile-friendly, e l’adozione di una scheda dedicata mira a consolidare questa posizione, offrendo un’esperienza più fluida e immersiva. In prospettiva, questa scheda Intrattenimento non resterà confinata alla Corea: Google prevede di estenderla ad altri mercati globali, inclusi gli Stati Uniti.
Questa novità si inserisce in un disegno più ampio con cui Google sta rinnovando il Play Store: non più solo uno store di app, ma una piattaforma che mette in primo piano ciò che gli utenti vogliono vedere, leggere, ascoltare. Il “nuovo modo” in cui Google Play viene costruito ruota attorno a spazi curati, contenuti stagionali e personalizzati, e suggerimenti intelligenti.
In Corea, in particolare, la scheda Intrattenimento apparirà come uno spazio distinto nella tab “App”, al fine di evidenziare film, drama e contenuti ottimizzati per mobile. Nel frattempo, in altri paesi come gli Stati Uniti, Google sta già sperimentando funzionalità correlate: clip rapide da serie TV, webcomics, visualizzazione anticipata di contenuti video direttamente dal Play Store.
Insieme a questi cambiamenti, Google ha introdotto anche nuovi strumenti di ricerca più guidata (Guided Search) per aiutare gli utenti a trovare ciò che cercano con frasi normali (“trova un film”, “migliori drama”), anziché dipendere solo da titoli precisi o categorie rigide.
La creazione di una scheda Intrattenimento dedicata ha senso su più livelli. Primo, riflette il modo in cui gli utenti consumano contenuti oggi: frammentato tra streaming, webtoon, social media, app specializzate. Raccoglierli in un’unica porta d’accesso può migliorare la scoperta e ridurre la frustrazione. Secondo, per Google è anche un modo per rafforzare il suo ecosistema: diventare non solo un marketplace di app, ma anche un hub di contenuti.
Tuttavia, non mancano le sfide. Affinché questa scheda abbia successo, Google dovrà convincere i partner di contenuti a integrarsi, garantire che le raccomandazioni siano di qualità, gestire licenze, diritti e controlli su citi diversi. Inoltre, la transizione da un modello “app separata per ogni servizio” a un hub unificato richiede che la navigazione e l’usabilità siano impeccabili: se la scheda risulta caotica o lenta, gli utenti potrebbero preferire tornare alle vie tradizionali.
Un altro rischio è l’adozione globale: ciò che funziona nel mercato coreano — con il suo profondo radicamento nella cultura K — potrebbe non tradursi immediatamente nelle preferenze di altri paesi. Google dovrà adattare contenuti, licenze e offerte localizzate per rendere la scheda Intrattenimento attrattiva in ogni contesto.