In questi giorni sono emerse nuove indiscrezioni e immagini ufficiali relative al visore per realtà estesa (XR) su cui Samsung ha puntato molto: conosciuto come “Project Infinite”, ma spesso indicato anche con il nome in codice Project Moohan, questo dispositivo è ormai alle porte. Le informazioni trapelate, rese note da media come Android Headlines, delineano un prodotto ambizioso — elegante, potente e progettato per competere direttamente con il Vision Pro di Apple.
La sfida che Samsung sembra aver deciso di affrontare è quella di offrire un visore capace di portare veramente l’esperienza immersiva nel quotidiano, integrandosi con l’ecosistema Galaxy e con i servizi Android, senza sacrificare potenza o qualità visiva. Le nuove immagini confermano che il visore disporrà di due lenti interne, ciascuna affiancata da sensori, ed entro l’ambiente virtuale l’utente avrà a disposizione una versione XR di “One UI”, con app familiari come fotocamera, galleria, browser, Netflix, Maps, YouTube e Play Store direttamente accessibili dallo spazio immersivo.
Dal punto di vista tecnico, il visore monterà due pannelli micro-OLED ad altissima densità: 4.032 pixel per pollice (PPI), un valore che, stando alle fonti, permetterebbe un totale di circa 29 milioni di pixel fra i due display — ben oltre i 23 milioni stimati per il Vision Pro di Apple. L’elemento che sembra fare la differenza è il processore: un Snapdragon XR2+ Gen 2, capace di gestire risoluzioni 4,3K per occhio, e che promette un incremento prestazionale del 15 % sulla GPU e del 20 % sulla CPU rispetto alla generazione precedente.
Il visore non sarà un semplice “casco per VR”, ma un dispositivo che riconosce gesto, sguardo, voce e movimento. Sensori posti agli angoli, vicino al naso e nella parte superiore riusciranno a tracciare le mani, ad analizzare la profondità dello spazio circostante (pavimenti, muri, soffitti) e a garantire il passthrough. Quattro telecamere dedicate al tracciamento oculare ne interpreteranno i movimenti con precisione. Per l’audio Samsung avrebbe pensato a microfoni omnidirezionali in grado di rilevare la voce dell’utente, distinguendola dalle conversazioni esterne.
Eppure, nonostante questa complessità, il visore dovrebbe pesare “solo” 545 grammi, un valore competitivo se confrontato con i 600-650 grammi stimati del Vision Pro, pur restando allo stesso livello del Meta Quest 3 (circa 515 g). La batteria integrata, infine, garantirebbe fino a 2 ore di uso generico e 2,5 ore per la riproduzione video: un’autonomia che appare nella norma per dispositivi di questo tipo. Due controller supplementari completerebbero l’offerta.
Resta incerta la data ufficiale di lancio, ma le voci più insistenti indicano il 21 o 22 ottobre come potenziale finestra. Secondo alcune fonti, le pre-registrazioni aprirebbero il 15 dello stesso mese, mentre il prezzo stimato si aggirerebbe su almeno 1.800 dollari.