Quando si parla di innovazione nel mondo dell’ottica, spesso si pensa a materiali sempre più leggeri, trattamenti antiriflesso più efficaci, sistemi fotocromatici che si adattano alla luce. Ma nell’ultima evoluzione — come racconta un articolo di TGCOM24 — non è più soltanto la chimica o la fisica a giocare, bensì il dato e l’intelligenza artificiale. L’azienda EssilorLuxottica ha puntato infatti su «Varilux XR series™», la sua nuova generazione di lenti progressive progettate con il supporto dell’IA comportamentale, un passo che sembra voler trasformare non soltanto la miglior correzione ottica, ma l’esperienza stessa del guardare.
L’innovazione nasce da numeri impressionanti: dagli studi clinici alla vita concreta, passando per misurazioni posturali nei negozi, l’azienda ha raccolto oltre un milione di dati, coinvolgendo più di seimila portatori. Con queste informazioni, l’IA è stata in grado di modellare un “gemello digitale” per ciascun utilizzatore, una rappresentazione in tre dimensioni che simula il profilo visivo individuale, tenendo in conto non solo la prescrizione, ma la postura, la dinamica del movimento oculare, le condizioni reali d’uso.
Il risultato è una lente progressiva che pretende di reagire ai movimenti, offrendo una visione nitida e fluida anche quando l’occhio si sposta, quando il corpo si muove e quando lo sguardo si alterna tra display, strada, specchietto, libro o smartphone. In un’epoca in cui viviamo continuamente immersi in multitasking visivi — passare da uno schermo all’altro, spostare la vista da vicino a lontano, alternare condizioni di luce — questa promessa appare come una risposta diretta alle nuove sollecitazioni quotidiane.
Uno degli aspetti più stimolanti di questa evoluzione è che non si limita a perfezionare la visione statica: il valore aggiunto è proprio nella capacità di adattamento dinamico. Molti portatori hanno segnalato una nitidezza percepita “immediata” ai vari livelli di distanza già nei primi giorni d’uso, e si parla di un aumento del 49% del volume di visione da vicino e a distanze intermedie, rispetto alla precedente generazione di lenti.
È un guadagno concreto, soprattutto per chi convive già da tempo con i limiti della presbiopia e con le fratture visive che il nostro stile digitale impone.
Naturalmente, questa non è una rivoluzione solitaria. Fa parte di un disegno più ampio che vede EssilorLuxottica collaborare con altri attori della tecnologia, esplorare non solo lenti intelligenti ma anche dispositivi “indossabili” sempre più sofisticati. Per esempio, la partnership con Meta ha portato al lancio dei nuovi AI Glasses: occhiali che uniscono funzione visiva e funzionalità intelligenti, con fotocamere, display, audio integrato e capacità di interazione con l’ambiente digitale circostante.
Con la generazione Ray-Ban Meta e la nuova linea Oakley Meta Vanguard, l’idea è che gli occhiali non siano più solo strumenti di correzione, ma device capaci di integrarsi al modo in cui viviamo, lavoriamo, comunichiamo.
E con Varilux XR, EssilorLuxottica vuole mettere al centro non solo l’occhio, ma la persona che guarda, con i suoi movimenti, le sue posture e il suo ritmo visivo. Siamo all’alba di una visione “ottimizzata”, dove l’intelligenza artificiale non sorveglia, ma accompagna il gesto più naturale che abbiamo: guardare.