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Immagina di essere immerso nel lavoro creativo: hai un video da montare, una storia da raccontare e una musica che non è ancora nella tua testa. Spulci il catalogo, provi parole chiave come “atmosferico”, “drammatico”, “upbeat”, ma niente sembra calzare. È in questo spazio, tra ispirazione e ricerca, che Epidemic Sound lancia oggi un nuovo protagonista: il Assistant, un assistente sonoro alimentato da intelligenza artificiale che consente a creatori e brand di descrivere in linguaggio naturale ciò che cercano, e ottenere in risposta tracce musicali e effetti sonori adatti al progetto.

La premessa è affascinante: passare da una ricerca “meccanica” su tag, generi o filtri, a una conversazione fluida in cui chiedi “voglio qualcosa di misterioso ma energico, con tonalità in crescendo”, e l’assistente risponde con proposte che puoi ascoltare, affinare, modificare. È un po’ come avere al fianco un supervisore musicale che conosce il tuo catalogo — e che, in tempo reale, esplora varianti creative, ti suggerisce direzioni, accoglie aggiustamenti e ti porta verso la traccia giusta.

Secondo il comunicato, Assistant è al momento disponibile in beta all’interno dell’ambiente Labs di Epidemic Sound — uno spazio dedicato agli strumenti in sviluppo, in cui i creativi possono sperimentare e condividere feedback. È pensato per integrarsi al flusso di lavoro, riducendo il tempo speso a scrivere query complicate e a navigare a tentoni tra migliaia di risultati.

Una delle caratteristiche più interessanti è la comprensione “sfumata” che Assistant porta: sa interpretar il linguaggio legato al suono e alle emozioni sonore, non soltanto etichette rigide. E non risponde con una sola traccia, ma offre diversi percorsi creativi (multiple creative directions) e consente di affinare la ricerca con contesto aggiuntivo. Vuoi qualcosa di più ritmato? Più scuro? Meno percussivo? Basta chiedere.

E la procedura per usarlo è pensata per essere semplice: entri nel tuo account Epidemic Sound, vai nella sezione Labs, lanci l’Assistant dal suo tab dedicato e cominci a conversare. A ogni risposta, puoi ascoltare le tracce proposte, selezionarne alcune, richiedere varianti o nuove direzioni, fino ad arrivare alla versione che “funziona” per il tuo progetto. Poi puoi salvarla o scaricarla.

Nel contesto più ampio, questo lancio è parte della strategia di Epidemic Sound che già include Adapt, uno strumento AI che permette di modellare, ritagliare, modificare tracce preesistenti — cambiare lunghezza, strumentazione, mood e così via — mantenendo sempre la sicurezza legale di utilizzo. In sostanza, Assistant si concentra sulla fase di scoperta e selezione, mentre Adapt interviene sulla fase di adattamento del brano scelto.

È importante precisare che Epidemic Sound non afferma di produrre musica generata da intelligenza artificiale nel senso generativo puro: il catalogo resta composto da artisti reali, e l’IA è usata per navigazione, scoperta e editing controllato. Ciò implica che ogni traccia suggerita ha una base reale, e l’utente lavora su un materiale artistico esistente, non su una musica creata ex novo senza intervento umano.

Questa scelta ha anche conseguenze sulla protezione dei diritti: dato che l’AI opera all’interno del catalogo proprietario di Epidemic Sound e con licenze già stabilite, i creatori possono usare le tracce suggerite o modificate senza preoccuparsi di contenziosi copyright, un elemento cruciale per chi produce contenuti video, podcast, pubblicità.

Assistant da parte di Epidemic Sound segna un’usabilità più “conversazionale” del patrimonio sonoro. Non è soltanto un filtro più intelligente, ma la promessa di un’interazione col suono che assomiglia sempre più a un dialogo creativo: tu dici cosa sogni, l’IA risponde con proposte che puoi plasmare e integrare. È un ponte tra ispirazione umana e esecuzione digitale, e nella sua semplicità porta con sé la potenzialità di cambiamento per chi crea contenuti in ogni angolo del mondo.

Di Fantasy