In un’offensiva strategica volta a consolidare la leadership americana nell’Intelligenza Artificiale e nella ricerca scientifica di frontiera, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) e Advanced Micro Devices (AMD) hanno annunciato una massiccia partnership da un miliardo di dollari. Questa iniziativa congiunta non si limita a un semplice aggiornamento tecnologico, ma prevede la costruzione di due supercomputer all’avanguardia, denominati Lux e Discovery, destinati a fungere da fondamenta per la prossima generazione di scoperte scientifiche critiche. Questi sistemi di calcolo verranno ospitati presso l’illustre Oak Ridge National Laboratory (ORNL) in Tennessee, trasformando il laboratorio in un epicentro globale di ricerca assistita dall’AI.

Il primo dei due supercomputer, Lux, è stato concepito con l’obiettivo di una rapida implementazione, sfruttando un nuovo modello di partenariato pubblico-privato. Questa struttura innovativa mira a ridurre i tempi di consegna dei sistemi di calcolo avanzato da anni a soli mesi. Lux è atteso operativo all’inizio del 2026 e rappresenta la prima “AI Factory” dedicata alla scienza negli Stati Uniti.

La sua potenza sarà alimentata da una combinazione delle tecnologie più recenti di AMD: GPU AMD Instinct MI355X specificamente ottimizzate per carichi di lavoro di intelligenza artificiale, CPU AMD EPYC e sofisticati chip di networking AMD Pensando. Il Dipartimento dell’Energia si aspetta che Lux sia in grado di fornire una capacità di intelligenza artificiale circa tre volte superiore a quella dei supercomputer attuali. Questo boost immediato non è fine a sé stesso: il sistema è destinato ad accelerare in modo esponenziale i progressi in aree di priorità nazionale, tra cui la fusione nucleare, l’energia da fissione, la scienza dei materiali e la sicurezza. L’obiettivo è chiaro: garantire che gli Stati Uniti abbiano l’infrastruttura di calcolo necessaria per eseguire esperimenti sempre più complessi e trasformare i dati in conoscenza a una velocità senza precedenti.

Il secondo pilastro di questa partnership è il supercomputer Discovery, un sistema che rappresenta una visione a più lungo termine. Previsto per la consegna nel 2028 e l’operatività nel 2029, Discovery è progettato per andare oltre la pura AI, puntando a una vera e propria convergenza tra l’High-Performance Computing (HPC), l’Intelligenza Artificiale e, in prospettiva, persino i sistemi quantistici.

Discovery sarà costruito sulla base dell’esperienza dei sistemi HPC esistenti di ORNL, ma sarà potenziato dalla prossima generazione di hardware AMD. Al suo interno troveranno posto le CPU AMD EPYC “Venice” e le future GPU AMD Instinct MI430X, acceleratori progettati per eccellere sia nel calcolo scientifico tradizionale che nei carichi di lavoro di AI. Questo sistema promette di guidare l’innovazione scientifica in campi vasti come la modellazione su larga scala nell’energia, la biologia e la scienza dei materiali.

L’applicazione di questi due supercomputer copre sfide scientifiche di portata epocale. Nel campo dell’energia, l’obiettivo è “sovralimentare” gli avanzamenti nella fusione nucleare, l’ambiziosa ricerca per replicare sulla Terra la reazione che alimenta il sole. L’utilizzo di questi sistemi AI permetterà di simulare e comprendere l’instabilità del plasma in modo massivamente più veloce, avvicinando la prospettiva di sfruttare l’energia da fusione in un futuro molto prossimo.

Inoltre, il DOE mira ad accelerare la ricerca medica, utilizzando la potenza di calcolo per simulare le risposte molecolari dei farmaci e dei trattamenti contro il cancro. L’ambizione è quella di ridurre i tempi di sviluppo dei farmaci, trasformando molte forme di cancro in condizioni gestibili entro un decennio. Allo stesso modo, i supercomputer serviranno funzioni critiche di sicurezza nazionale, sostenendo la gestione e la manutenzione dell’arsenale nucleare statunitense attraverso simulazioni altamente complesse e precise.

Di Fantasy