L’innovazione tecnologica ha fatto il suo ingresso in modo sorprendente con la presentazione di Anna Luce D’Amico, la prima candidata sindaca virtuale creata utilizzando l’intelligenza artificiale. Questa iniziativa, lanciata in vista delle elezioni amministrative di maggio 2025 a Taranto, rappresenta una provocazione e una riflessione sul ruolo della tecnologia nella politica contemporanea.​

L’idea di Anna Luce D’Amico nasce dalla creatività di due professionisti della comunicazione legati a Taranto: Pierluca Tagariello, responsabile della comunicazione di Roma Capitale, e Andrea Santoro, fondatore di “Santoro Comunicare”. Entrambi, pur operando in contesti diversi, condividono un profondo legame con la città pugliese e l’aspirazione di stimolare un dibattito sull’innovazione politica attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale. ​

Anna Luce D’Amico è stata concepita come una figura politica priva di legami con partiti tradizionali, lobby o vecchie logiche di potere. La sua identità virtuale le consente di concentrarsi esclusivamente su soluzioni concrete, evitando promesse irrealizzabili e compromessi politici. L’obiettivo dichiarato è quello di analizzare i problemi senza cercare colpevoli, focalizzandosi su dati e fatti concreti per proporre soluzioni efficaci. ​

Il programma di Anna Luce D’Amico si basa su tre pilastri fondamentali:​

  • Tutela della salute e dell’ambiente: Decisioni basate su dati scientifici per garantire una bonifica efficace del territorio e migliorare la qualità della vita dei cittadini. ​
    Sviluppo economico e lavoro: Sostegno alle piccole imprese, promozione di una riconversione industriale sostenibile e politiche di sviluppo che favoriscano l’occupazione senza compromettere la salute pubblica. ​
  • Trasparenza e partecipazione: Creazione di un’amministrazione priva di favoritismi, con strumenti digitali che favoriscano il coinvolgimento diretto dei cittadini e l’implementazione di un sistema di bilancio partecipativo. ​

La candidatura di Anna Luce D’Amico ha suscitato un vivace dibattito sia a Taranto che a livello nazionale. Molti vedono in questa iniziativa un’opportunità per elevare il livello del confronto politico, introducendo temi legati all’innovazione tecnologica e alla gestione basata su dati concreti. Altri, invece, interpretano la candidatura come una provocazione, sottolineando la necessità di figure politiche reali e tangibili.

Di Fantasy