Gli esperti di sicurezza informatica presso la Macquarie University hanno sviluppato un chatbot multilingue innovativo per contrastare i truffatori e ridurre le ingenti perdite finanziarie subite dalle persone ogni anno. Questo nuovo sistema, chiamato Apate, prende di mira i truffatori utilizzando cloni vocali convincenti per ingannarli durante le conversazioni.
Il professor Dali Kaafar, direttore esecutivo del Cyber Security Hub presso la Macquarie University, spiega che attualmente solo una piccola parte dei truffatori viene catturata e il denaro recuperato. Con l’aumento dell’utilizzo di tecnologie come il protocollo voice-over-internet (VOIP), i truffatori possono facilmente nascondere la propria posizione e fingere di chiamare da numeri diversi. Al contrario, migliorare l’autenticazione delle chiamate richiederebbe costose e complesse aggiornamenti infrastrutturali e di protocollo.
Queste circostanze rendono le truffe telefoniche un’attività redditizia a basso rischio per i truffatori, che sfruttano le emozioni e le paure delle persone. Tuttavia, il team del Cyber Security Hub ha sviluppato un approccio innovativo per interrompere questo modello di business. Analizzando le truffe telefoniche e identificando le tecniche di ingegneria sociale utilizzate dai truffatori, hanno addestrato i chatbot utilizzando l’apprendimento automatico e l’elaborazione del linguaggio naturale su un ampio set di dati contenenti conversazioni di truffe reali.
Grazie ai progressi nella tecnologia di elaborazione del linguaggio naturale e nell’IA, i chatbot possono condurre conversazioni fluide e coerenti in qualsiasi lingua o accento specifico. Questi chatbot simulano vittime credibili, intrattenendo i truffatori e facendoli perdere tempo. L’obiettivo è interrompere il modello di business dei truffatori e rendere più difficile per loro guadagnare denaro attraverso le truffe.
Il team della Macquarie University sta attualmente testando i chatbot su chiamate truffa dal vivo, utilizzando un “honeypot sempre attivo” con vari personaggi. Inoltre, i chatbot forniscono informazioni preziose sulle truffe telefoniche attuali e sui loro obiettivi, contribuendo così all’intelligence sulle minacce. Questo aiuta le principali banche, i rivenditori e le istituzioni governative a informare e proteggere i loro clienti.
Il professor Kaafar ha anche dichiarato che il team è aperto a partnership commerciali e sta attualmente collaborando con diversi fornitori di telecomunicazioni. L’obiettivo è indirizzare le chiamate di spam verso i chatbot Apate, riducendo così l’efficacia delle truffe telefoniche e l’impatto negativo che hanno sulle persone.
In un futuro ideale, il professor Kaafar immagina che i truffatori potrebbero adottare l’IA stessa, addestrando i loro chatbot truffaldini. Questi chatbot truffaldini potrebbero poi interagire con i chatbot difensivi forniti dai fornitori di telecomunicazioni. Se i chatbot truffaldini finissero per conversare con i chatbot di difesa invece di rubare denaro a persone reali, sarebbe una grande vittoria per la sicurezza online.