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C’è qualcosa di profondamente rassicurante nel vedere un’innovazione tecnologica che non punta alla grandiosità, ma all’essenziale: l’accuratezza e il controllo da parte dell’utente. È esattamente questo il cuore del nuovo sistema AI di Xero, chiamato JAX (Just Ask Xero), un’intelligenza artificiale pensata davvero per le persone — e non semplicemente per stupirle.

Il progetto è partito con un’idea semplice e concreta: aiutare i clienti di Xero, prevalentemente piccole imprese, a svolgere compiti contabili noiosi in modo più rapido e intuitivo. Inizialmente, potevano semplicemente chiedere a JAX di fare cose come creare o rispondere a domande relative a fatture — e le risposte arrivavano. Un primo feedback, raccolto circa un anno fa, era stato: «è qualcosa di interessante».

Da lì, però, la piattaforma si è evoluta: oggi JAX è un vero e proprio super agente, in grado non solo di rispondere, ma anche di eseguire operazioni contabili — come riconciliare conti bancari o generare proiezioni finanziarie — integrando dati interni della piattaforma e informazioni esterne. È anche possibile chiedere a JAX di visualizzare i trend di profitto o di suggerire possibili azioni come valutare un prestito o pianificare un’espansione.

Questa trasformazione non è stata casuale: Xero ha dovuto trovare un equilibrio tra due esigenze spesso in antitesi. Da un lato, la velocità e la semplicità che la tecnologia promette; dall’altro, il bisogno degli utenti di mantenere il controllo sui propri dati. Sukhinder Singh Cassidy, CEO di Xero, lo esprime così: «L’accuratezza è importante, ma i nostri clienti provano una sorta di piacere — sorprendente, ma reale — nel riconciliare da soli le proprie transazioni. Certo, si potrebbe magicamente dire ‘fatto’, ma le persone vogliono restare padrone: il sistema deve poter funzionare con un solo clic, e chi desidera più controllo, lo deve avere».

Per evitare errori dovuti a “allucinazioni” dell’AI — ovvero risposte inventate o imprecise — Xero ha introdotto JAX Assure, un sistema di controllo che monitora e verifica le informazioni in entrata e in uscita tra l’AI e i dati dell’utente. L’obiettivo è chiaro: garantire che l’AI lavori sempre con informazioni corrette e contestualizzate.

Xero non ha costruito JAX da sola — dietro il sistema ci sono anche i modelli GPT di OpenAI. La partnership è servita per rendere l’AI più consapevole, più capace di capire il contesto economico globale al di là dei soli dati contabili. Olivier Godement di OpenAI ha spiegato che questa collaborazione si inserisce in una strategia più ampia di espansione verso il settore enterprise.

JAX è un esempio di approccio disincantato e lungimirante verso l’AI. Non punta alla complessità o alla spettacolarità, ma alla pratica utilità. Partendo da funzioni semplici — “chiedi a JAX cosa accade con le tue fatture” — il sistema si evolve in modo incrementale verso operazioni automatizzate più sofisticate, garantendo sempre trasparenza e coinvolgimento dell’utente.

Attualmente, JAX è in beta aperta: Xero non ha ancora annunciato una data di lancio ufficiale.

Di Fantasy