DeepSeek, un’applicazione di intelligenza artificiale sviluppata da Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, ha recentemente guadagnato una notevole attenzione nel panorama tecnologico globale. Questa piattaforma, progettata per comprendere ed elaborare le conversazioni umane, ha rapidamente conquistato milioni di utenti in tutto il mondo, offrendo un’alternativa competitiva ai modelli di IA occidentali come ChatGPT.
L’introduzione di DeepSeek ha rappresentato una sfida significativa per le aziende tecnologiche occidentali, in particolare quelle statunitensi, che hanno visto un concorrente emergente con un modello di IA altamente performante e a costi contenuti. La sua rapida adozione ha sollevato interrogativi riguardo alla sicurezza dei dati e alla protezione della privacy degli utenti, temi di crescente preoccupazione a livello internazionale.
In Italia, il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, con effetto immediato, la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani da parte di DeepSeek. Questa decisione è stata presa a seguito di comunicazioni ritenute insufficienti da parte delle società cinesi riguardo alla gestione dei dati personali, sollevando dubbi sulla trasparenza e sulla sicurezza delle informazioni raccolte.
Analoghe preoccupazioni sono emerse in altri paesi. In Australia, il governo ha annunciato il divieto dell’utilizzo di DeepSeek all’interno dei sistemi e dispositivi governativi, citando rischi per la sicurezza nazionale. Anche negli Stati Uniti, enti come il Pentagono e la NASA hanno limitato o vietato l’uso di questa tecnologia, evidenziando la necessità di garantire la protezione dei dati sensibili.
Nonostante le preoccupazioni espresse da alcuni governi europei, molte aziende tecnologiche europee stanno adottando DeepSeek come alternativa a modelli di IA più costosi. Ad esempio, il CEO di Novu AI, una startup tedesca, ha recentemente dichiarato di aver effettuato una transizione da OpenAI a DeepSeek, sottolineando la semplicità del processo e i costi significativamente ridotti. Questa adozione è vista come una mossa strategica per accelerare l’adozione dell’IA nel settore tecnologico europeo, offrendo soluzioni più accessibili e competitive.
Il caso di DeepSeek mette in luce le difficoltà dell’Unione Europea nel gestire l’ingresso di tecnologie straniere nel mercato interno, soprattutto quando queste sollevano questioni relative alla privacy e alla sicurezza. La mancanza di una normativa uniforme e la difficoltà nell’applicazione di provvedimenti a livello transnazionale rendono complessa la protezione dei dati personali degli utenti europei.