Beyond Work, con sede a Londra, è una startup che ha l’obiettivo di rendere il lavoro con gli strumenti aziendali più umano e senza soluzione di continuità utilizzando Large Language Models (LLM), ovvero modelli linguistici di grandi dimensioni. La società ha annunciato oggi di aver raccolto con successo 2,5 milioni di dollari in un round di finanziamento preliminare. L’investimento è stato guidato da Moonfire Ventures, con la partecipazione del fondo E14 del MIT.
Beyond Work ha dichiarato che utilizzerà questo capitale per accelerare lo sviluppo della sua piattaforma di lavoro con intelligenza artificiale umana. Al momento, la tecnologia è ancora segreta, ma diverse aziende Fortune 500 stanno già conducendo test con essa.
“Abbiamo raggiunto un momento cruciale con questa tecnologia: ha il potenziale per rendere il lavoro più umano, ma riusciremo a farlo solo costruendo da zero invece di adattarla alle applicazioni esistenti. È giunto il momento di un vero cambiamento”, ha dichiarato Christian Lanng, presidente della società, nonché co-fondatore e CEO di Tradeshift.
Sebbene i dettagli sulla tecnologia in fase di sviluppo siano ancora segreti, i recenti post sul blog di Lanng e il comunicato stampa odierno suggeriscono che l’azienda mira a rivoluzionare il modo in cui i team interagiscono con le loro piattaforme software.
“Nella maggior parte dei casi, le persone non utilizzano il software, ma lo usano per soddisfare le esigenze degli altri. Clicca un pulsante qui, modifica alcuni dati lì… e se hai fortuna, attivi qualcosa per qualcuno che non conosci o vedi – e poi, forse, solo forse, potrai tornare al tuo vero lavoro”, ha scritto Lanng.
Secondo l’azienda, la maggior parte di queste interfacce, applicazioni e strumenti di lavoro sono statici, con l’intelligenza artificiale che agisce solo come un add-on al software esistente. Lanng ha espresso che questo approccio non durerà a lungo, e molte di queste aggiunte sembreranno come “Microsoft Clippy”.
La soluzione di Beyond Work a questo problema consiste nel rendere le interazioni con il software più umane sfruttando il potere del linguaggio, il nostro strumento più potente per comprendere e comunicare. Ed è qui che entrano in gioco gli LLM.
“E se potessimo ridisegnare l’informatica in modo che il linguaggio diventi il modo più potente per comunicare con i computer? E se il futuro della tecnologia riflettesse le abilità sociali che abbiamo praticato per millenni? Qui è dove gli LLM offrono una vera promessa. Possono sostituire interfacce utente troppo complesse con qualcosa di molto più semplice e umano. Dici al tuo computer cosa vuoi che faccia. Non con una tastiera e un mouse, ma come interagisci con tutto il resto nella tua vita”, ha spiegato Lanng nel post del blog.
Sebbene Beyond Work non abbia ancora condiviso esattamente come la piattaforma in fase di sviluppo utilizzerà gli LLM per raggiungere questo obiettivo (senza fungere da aggiunta), l’azienda sembra pronta a cambiare radicalmente il modo in cui i team aziendali lavorano. Al momento, Beyond Work sta testando la piattaforma con vari clienti aziendali e sta concentrando i suoi sforzi principalmente nel migliorarne la qualità ed esperienza. Non è ancora stato reso noto quando verranno divulgati ulteriori dettagli sulla tecnologia.