In un’epoca in cui gli strumenti di codifica basati sull’intelligenza artificiale (IA) stanno rapidamente evolvendo, la domanda sul valore delle lauree in informatica è più pertinente che mai. Bret Taylor, presidente del consiglio di amministrazione di OpenAI, ha recentemente sottolineato l’importanza di queste lauree, affermando che “restano una scelta molto preziosa”.

Taylor ha spiegato che, sebbene l’IA stia cambiando il nostro modo di programmare, l’importanza fondamentale dell’informatica non è scomparsa. Ha sottolineato che una laurea in informatica offre competenze in “pensiero sistemico”, una capacità cruciale che rimane rilevante anche con la diffusione degli strumenti di codifica basati sull’IA. Questo tipo di pensiero aiuta nello sviluppo di prodotti e coinvolge abilità cognitive che l’IA non può replicare o sostituire.

Con l’avanzare degli strumenti di codifica basati sull’IA, come OpenAI Codex, il ruolo degli sviluppatori sta cambiando. Questi strumenti riducono al minimo la quantità di codice scritto dagli sviluppatori e creano un nuovo ambiente di sviluppo che opera esclusivamente su prompt. Tuttavia, Taylor ha osservato che la semplice capacità di programmare è ben diversa da una laurea in informatica e dall’apprendimento del pensiero sistemico. Ha spiegato che “notazione Big O, teoria della complessità, algoritmi di numeri casuali, cache miss: questi sono concetti che solo uno specialista può afferrare”. In futuro, il ruolo degli sviluppatori si evolverà per concentrarsi sulla risoluzione dei problemi e sulla progettazione dei prodotti, diventando operatori di macchine che generano codice.

Anche altri dirigenti delle principali aziende IT concordano sul fatto che l’importanza dell’informatica non potrà che aumentare nell’era dell’intelligenza artificiale. Aparna Chennapragada, Chief Product Officer di Microsoft, ha affermato che “l’intelligenza artificiale eleva la programmazione a un livello molto più astratto, ma una conoscenza di base della programmazione è comunque necessaria”. Sameer Samat, responsabile della divisione Android di Google, ha inoltre sottolineato la necessità di un cambiamento nella percezione della disciplina stessa, affermando: “L’ingegneria informatica non è solo una competenza di programmazione, ma la scienza della risoluzione dei problemi”.

Di Fantasy