È innegabile che Chrome sia diventato l’epicentro del nostro mondo digitale negli ultimi tempi. I browser stanno rapidamente evolvendo da semplici strumenti per l’accesso al web a veri e propri sistemi operativi in miniatura. Infatti, quando accendiamo il nostro computer, il primo passo è spesso aprire un browser, con Chrome al comando, seguito da Firefox, Safari o Edge.

Sembra che i tradizionali sistemi operativi come Windows e Mac siano stati relegati a meri punti di accesso ai nostri browser e alle applicazioni web preferite. Il software statico installato localmente sembra quasi obsoleto, poiché il browser assume il ruolo principale, dominando la nostra esperienza digitale.

Ma cosa sta permettendo ai browser di rubare la scena così improvvisamente? È il concetto di “View Transitions”, la formula magica che sta rendendo l’esperienza del browser sempre più simile a quella di un’applicazione dedicata. Se è buono per il tuo smartphone, perché non dovrebbe esserlo anche per il tuo desktop? Stiamo avvicinandoci sempre di più all’esperienza fluida delle app anche sulle pagine web. Non dovremo più aspettare il caricamento di JavaScript per vedere una pagina web statica; sarà come utilizzare un’applicazione.

Tuttavia, ci sono ancora applicazioni, come FL Studio o FinalCut, che potrebbero essere preferite come app standalone. Funzionano in modo impeccabile e l’idea di utilizzarle direttamente dal browser, senza la necessità di installazioni o aggiornamenti, potrebbe non essere allettante per tutti. Ecco dove entra in gioco il concetto di “browser come sistema operativo”.

Dobbiamo comunque essere realisti; il browser non è la risposta a tutti i problemi. Non potrai giocare ai tuoi giochi AAA preferiti o utilizzare app come FinalCut direttamente in un browser. Google ha tentato con Stadia, ma non ha ottenuto un grande successo. D’altro canto, prodotti come Canva stanno gradualmente rimpiazzando Photoshop in molti scenari d’uso. Il futuro sembra promettente in questo senso.

Ciò che rende unici gli “app browser” è la democratizzazione della tecnologia. Per gli sviluppatori, è un sogno che si avvera: non è necessario adattare le loro applicazioni web per eseguirle in modo nativo. E per gli utenti, è una ventata di aria fresca. Nessuno vuole davvero un’app nativa se può accedere a tutto direttamente online.

Il browser è più di un semplice strumento; sta diventando una vera piattaforma. Non è solo un passaggio verso Internet; è in procinto di diventare il sistema operativo di Internet. Ora puoi fare praticamente tutto ciò che facevi con le app autonome, ma senza l’eccessivo consumo di risorse e le distrazioni. Non è un software ingombrante che concorre per l’attenzione del tuo sistema; è il palcoscenico in cui si svolge l’azione. Anche se non risolverà tutti i problemi digitali, rappresenta certamente la soluzione per molti di essi.

È giunto il momento di ammetterlo: le app stanno gradualmente perdendo la loro importanza, soprattutto sui computer, e probabilmente presto anche sui telefoni. Non voglio dire che le app siano morte del tutto, ma hanno sicuramente perso parte del loro fascino. Con l’evolversi della generazione di intelligenza artificiale, stiamo assistendo a un graduale spostamento verso sistemi basati sui browser. In fondo, il browser è l’unica “super app” di cui abbiamo bisogno.

Anche sui telefoni, eravamo inizialmente affascinati dall’idea di avere un’app per ogni cosa. Ma oggi, la maggior parte di noi si limita a utilizzare le stesse 20 app provenienti dai grandi colossi tecnologici. Gli sviluppatori indipendenti stanno lottando per emergere in un mare di app store dominati da poche aziende giganti. Tuttavia, la situazione sta gradualmente migliorando e l’approccio multipiattaforma delle app web ci consente di accedere alle nostre applicazioni preferite, che si tratti di Slack, Gmail o Canva, su qualsiasi sistema operativo capace di eseguire un browser. Non sembra poi così male, vero?

Quindi, la prossima volta che navighi senza pensarci su Internet, ricordati che il tuo browser potrebbe essere l’unico “software” di cui hai realmente bisogno (a meno che tu non abbia 37 schede aperte che rallentino il tuo computer!).

Di Fantasy