Nel silenzio austero delle mura medievali del Castello Aldobrandesco di Arcidosso, qualcosa di nuovo sta prendendo forma. Martedì 7 ottobre sarà il giorno in cui si presenterà al pubblico una audioguida digitale multilingue costruita con l’ausilio dell’intelligenza artificiale: non un semplice strumento tecnologico, ma un ponte fra il patrimonio storico, i musei locali e i visitatori, italiani e stranieri, che desiderano immergersi in un racconto più ricco e accessibile.
L’idea che anima questa iniziativa non è sostituire l’esperienza umana della guida, ma affiancarla. L’audioguida è pensata per integrarsi all’attività dei mediatori culturali presenti in loco, supportando gli operatori quando non possono accompagnare direttamente i visitatori all’interno delle sale. È uno strumento che si carica di funzione sociale: rendere la visita più fruibile, con una maggiore autonomia per chi arriva da fuori, con lingue diverse, con esigenze specifiche.
L’audioguida digitale offrirà contenuti in cinque lingue: italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo. È prevista la possibilità, per il visitatore, di scegliere tra cinque itinerari: quattro legati ai musei ospitati nel castello e uno che percorre la parte storica della fortezza stessa. Così, ciascuno potrà modulare il cammino secondo i propri interessi e approfondimenti.
Quando si parla di “contenuti con l’ausilio dell’intelligenza artificiale”, ci si riferisce a un sistema che facilita la generazione, la traduzione e l’adattamento dei testi, la sincronizzazione audio-testo e la logica narrativa che accompagna il visitatore. Il coinvolgimento dell’agenzia Amuseapp è centrale: al suo responsabile dei contenuti digitali spetterà di presentare il funzionamento dell’audioguida, spiegare il ruolo dell’intelligenza artificiale nelle sue logiche e illustrare le scelte dietro gli itinerari e le lingue.
Ma non si tratta solo di tecnologia impacchettata: l’implementazione dell’audioguida è già stata testata in estate. Per i mesi più affollati, quando il flusso turistico cresce, è stato possibile raccogliere feedback da chi l’ha sperimentata sul campo. Durante la presentazione verranno condivisi i riscontri avuti, elementi fondamentali per migliorare e adattare il servizio in vista di una più ampia diffusione.
Il Castello Aldobrandesco è un luogo denso di storie: non è solo un edificio, ma il contenitore di quattro musei che custodiscono i racconti del territorio, della spiritualità, della storia locale e del rapporto con l’Amiata. Le sale medievali ospitano il Museo David Lazzaretti, che traccia la biografia del profeta amiatino e del suo movimento; poi ci sono le esposizioni di armi antiche, il Museo del Paesaggio Medievale, e il MACO (Museo di Arte e Cultura Orientale), che raccoglie arte e oggetti dai mondi orientali, rivelando la vocazione cosmopolita del luogo.
Nel contesto della Maremma e della rete museale amiatina, l’inaugurazione dell’audioguida con IA assume un valore simbolico e strategico. Non è solo un servizio tecnologico in più, ma un messaggio: che anche i luoghi “minori”, fatta eccezione per i grandi musei nazionali, possono dotarsi di strumenti innovativi per accrescere partecipazione, attrazione e inclusività. Questo progetto può diventare esempio per altre realtà culturali del territorio.
Durante l’evento di presentazione, istituzioni e operatori culturali interverranno: il sindaco di Arcidosso, l’assessore alla cultura, rappresentanti del Sistema Museale Amiata, e figure che hanno contribuito alla creazione dei contenuti — fra cui Anna Scattigno del Centro Studi Davide Lazzaretti. Sarà data la possibilità ai presenti di testare direttamente i percorsi proposti dall’audioguida, per capire non solo “cosa” racconta, ma “come” lo racconta.
È affascinante pensare che le mura millenarie del castello si aprano — in modo silenzioso, attraverso lo smartphone — a lingue diverse, a voci registrate, a narrazioni che attraversano secoli e culture. Ai visitatori di domani, potenzialmente provenienti da ogni parte del mondo, verrà offerta non soltanto una visita, ma una conversazione con la storia, resa più ricca, più accogliente, più accessibile grazie all’intelligenza artificiale.