ChatGpt è un prototipo di intelligenza artificiale online che sta aprendo nuovi scenari e suscitando interrogativi. Se fosse una persona, ora sarebbe iscritta alla facoltà di Medicina e Odontoiatria, poiché ha superato il test di accesso che viene sottoposto ai futuri medici.
L’esperimento è stato condotto da un team di ricercatori dell’Università di Cagliari, esperti di logica, filosofia e machine learning, allo scopo di valutare le reali capacità dell’intelligenza artificiale. Secondo i risultati ottenuti da Marco Giunti, Roberto Giuntini, Giuseppe Sergioli, Simone Pinna e Fabrizia Giulia Garavaglia, ChatGpt ha dato risposte corrette al 60% delle domande, totalizzando un punteggio complessivo di 46.3, sufficiente per superare il test.
L’analisi delle risposte ha evidenziato alcune lacune nell’effettuare inferenze logiche, soprattutto di fronte a problemi di natura formale, ma le prestazioni di ChatGpt sono comunque sorprendenti per un’intelligenza artificiale.
Il gruppo di ricerca sta ora approfondendo la sperimentazione, valutando i punti di forza e debolezza di ChatGpt attraverso l’osservazione dettagliata delle varie tipologie di quesiti. Tale analisi includerà un numero più ampio di problemi, tratti non solo dal test italiano per l’ingresso alle facoltà medico-sanitarie ma anche da altri test internazionali, come il Cambridge BioMedical Admission Test (Bmat).
Inoltre, lo studio dell’interazione utente-Chat potrà offrire ulteriori e interessanti spunti di riflessione e sviluppo, ad esempio valutando gli esiti di un’interazione dopo una risposta non corretta di ChatGpt.