Recenti studi hanno rivelato che il consumo energetico di ChatGPT è significativamente inferiore rispetto alle stime precedenti, riducendo le preoccupazioni ambientali associate all’uso di modelli di intelligenza artificiale avanzati.

In passato, si riteneva che ChatGPT consumasse circa 3 wattora (Wh) per ogni query, un valore dieci volte superiore a quello di una ricerca su Google. Tuttavia, un’analisi condotta da Epoch AI ha dimostrato che il consumo effettivo è di circa 0,3 Wh per query, un valore paragonabile a quello di una ricerca su Google e inferiore a molti dispositivi elettronici di uso quotidiano.

Questa scoperta indica che l’uso di ChatGPT ha un impatto ambientale minore di quanto precedentemente stimato, riducendo le preoccupazioni relative all’energia consumata dai modelli di intelligenza artificiale.

Nonostante le attuali stime siano rassicuranti, è previsto che con l’introduzione di funzionalità più complesse, come la generazione di immagini e l’elaborazione di input visivi, il consumo energetico di ChatGPT possa aumentare. Tuttavia, le attuali ricerche suggeriscono che l’impatto ambientale rimarrà contenuto.

In conclusione, le nuove scoperte sul consumo energetico di ChatGPT offrono una prospettiva più ottimistica riguardo all’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale, evidenziando la necessità di monitorare costantemente l’efficienza energetica dei modelli AI in evoluzione.

Di Fantasy