Un innovativo piano sta emergendo per prevenire licenziamenti di massa sfruttando l’intelligenza artificiale (AI), contraddicendo lo stereotipo che spesso associa l’IA alla minaccia per l’occupazione.
Secondo un rapporto di Bloomberg, Deloitte, una rinomata società di consulenza globale, sta elaborando un metodo che utilizza l’intelligenza artificiale per valutare le competenze dei suoi dipendenti e spostarli da settori in declino verso aree in cui la domanda di competenze è in crescita.
Nel corso dell’anno, Deloitte ha fatto un ingresso massiccio nel mercato del lavoro, assumendo 130.000 nuovi dipendenti. Tuttavia, poco dopo queste assunzioni, negli Stati Uniti e nel Regno Unito, la domanda di servizi ha subito una frenata a causa dei repentini cambiamenti nelle condizioni di mercato. Questa situazione ha reso inevitabile una ristrutturazione aziendale, con segnalazioni di imminenti licenziamenti di massa.
Attualmente, Deloitte conta un totale di 460.000 dipendenti, grazie alle numerose assunzioni effettuate all’inizio dell’anno. Questo rappresenta un triplo aumento rispetto a 10 anni fa, quando il fatturato dell’azienda era la metà di quello attuale.
L’individuazione e il reimpiego di un così grande numero di nuovi dipendenti richiederebbero ingenti risorse umane. Proprio per questo motivo, Deloitte sta facendo affidamento sull’uso dell’intelligenza artificiale per affrontare questa sfida.
A inizio anno, varie società di consulenza globali, tra cui Deloitte, PwC e Bain & Company, hanno annunciato l’utilizzo di “ChatGPT” e l’introduzione dell’intelligenza artificiale generativa nel loro campo di lavoro. Deloitte, in particolare, ha collaborato con NVIDIA per lanciare una piattaforma volta ad assistere i clienti nello sviluppo di modelli di intelligenza artificiale generativa basati su modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM). Tuttavia, i dettagli esatti sulla tecnologia utilizzata per prevenire i licenziamenti non sono stati divulgati.
Stephen Rolls, Global Chief Talent Officer di Deloitte, ha dichiarato: “Supponendo che Deloitte ottenga molto successo e raddoppi di nuovo le sue dimensioni, ciò comporterebbe l’assunzione di 250.000 persone all’anno”. Rolls ha sottolineato che spostare un così grande numero di dipendenti è una sfida di enormi proporzioni.
Ha aggiunto: “Evitare brusche fluttuazioni nelle assunzioni e nei licenziamenti è un obiettivo importante”, sottolineando che l’allocazione ottimale delle risorse umane si tradurrà in risultati efficienti ed efficaci per l’azienda.