EssilorLuxottica, la multinazionale franco-italiana che possiede il celebre marchio Ray-Ban, ha dichiarato l’intenzione di portare la produzione degli occhiali intelligenti Meta a 10 milioni di unità entro la fine dell’anno, sostenendo che, nel tempo, questi occhiali potrebbero sostituire i telefoni cellulari come interfaccia principale nella vita digitale quotidiana.
Il braccio imprenditoriale dietro queste dichiarazioni è quello di Francesco Milleri, CEO di EssilorLuxottica, che in un podcast italiano ha tracciato una visione ambiziosa: migliaia di persone connesse tramite occhiali intelligenti, comunità che dialogano, scoprono, navigano, tutto attraverso lenti digitali che nascondono componenti tecnologici. “Gli occhiali, da dispositivo assistivo a accessorio di moda, hanno il potenziale per diventare dispositivi fondamentali,” ha affermato Milleri, sottolineando come nel prossimo futuro centinaia di milioni di occhiali intelligenti possano essere operativi, generando un’ampia rete di utilizzo quotidiano.
Se le parole sembrano uscite da un manuale di futurologia hi-tech, i numeri forniscono contesto. EssilorLuxottica ha dichiarato che le vendite di Ray-Ban Meta sono cresciute più che triplicate nel primo semestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, facendo capire che la domanda sta lievitando con sorprendente rapidità. Al contempo, Mark Zuckerberg, durante una riunione interna, aveva anticipato che il 2025 sarebbe stato l’anno cruciale per capire se le vendite passassero da 1 milione a 2 o 5 milioni di unità. Fino ad oggi, si stima che siano stati venduti circa 2 milioni di Ray-Ban Meta da quando il prodotto è stato lanciato nel 2023.
Quali sono gli ingredienti che rendono credibile quella cifra di 10 milioni e il sogno della “sostituzione dello smartphone”? Il primo è la collaborazione consolidata con Meta (la casa madre di Facebook), che ha già prolungato l’alleanza con EssilorLuxottica in un accordo pluriennale per sviluppare generazioni multiple di occhiali intelligenti. Questa sinergia unisce l’esperienza occhialistica e la distribuzione globale di EssilorLuxottica con la capacità tecnologica e l’ecosistema digitale di Meta.
Il secondo fattore è l’espansione delle funzionalità: le versioni più recenti dei Ray-Ban Meta integrano algoritmi AI, comandi vocali, capacità multimodali, fotocamere da 12 MP, audio open-ear, e in alcuni casi la funzionalità di “vedere e chiedere” (ossia l’occhiale può interpretare ciò che l’utente guarda e rispondere in dialogo). Queste caratteristiche trasformano gli occhiali da “strumenti fotografici con funzioni smart” in compagni intelligenti e reattivi.
Infine, il mercato cresce da dietro le quinte. Secondo un comunicato recente, EssilorLuxottica e Meta hanno previsto di aumentare la capacità produttiva degli occhiali intelligenti proprio per soddisfare una domanda crescente. Inoltre, Meta ha acquisito una partecipazione circa del 3% in EssilorLuxottica, un segnale che l’impegno tra le due aziende va oltre un semplice accordo commerciale: è un investimento strategico nel futuro del wearable.