Un giovane imprenditore di soli 32 anni sta attirando l’attenzione come uno dei nuovi miliardari emergenti in Giappone. Stiamo parlando di Shunsaku Sagami, il fondatore e amministratore delegato di M&A Research Institute Holdings. Sagami è diventato una figura di spicco nel settore delle fusioni e acquisizioni, e le azioni della sua società hanno registrato un notevole aumento del 340%. La sua partecipazione del 73% nell’azienda ora vale oltre 1 miliardo di sterline, basata sul prezzo di chiusura di venerdì a ¥ 10.090 ($ 74,36). Un risultato impressionante reso possibile grazie all’applicazione dell’intelligenza artificiale.

Fondata nel 2018, l’M&A Research Institute utilizza l’intelligenza artificiale per collegare potenziali acquirenti con aziende che altrimenti rischierebbero di chiudere a causa della mancanza di successione aziendale.

Secondo il loro ultimo rapporto sugli utili, l’azienda ha concluso 33 transazioni nel trimestre precedente del 2022, con altre 426 operazioni ancora in corso. Il Giappone ha vissuto un notevole aumento nell’attività di fusioni e acquisizioni, stabilendo un record di 4.304 transazioni l’anno scorso.

Tra le transazioni di maggior successo per l’M&A Research Institute, possiamo citare la vendita di un’azienda con ricavi di 200 milioni di yen, che si trovava senza un successore, a un’altra azienda in cerca di espansione che generava 1,5 miliardi di yen di ricavi.

Una delle prime esperienze di successo di Sagami risale all’acquisizione di un’azienda rivale dal valore di 200 milioni di yen. Questa azienda è stata successivamente acquisita dall’agenzia di pubbliche relazioni Vector, quotata a Tokyo, e rinominata Smart Media. Sagami, all’epoca appena ventenne, ha continuato a lavorare per l’azienda e ha contribuito ad ulteriori acquisizioni. Durante questo periodo, Sagami ha notato alcune lacune e inefficienze nel processo di acquisizione, che ha interpretato come un’opportunità per fare meglio. Questo coincise anche con la chiusura dell’attività lavorativa del nonno di Sagami, che aveva problemi di successione.

L’obiettivo principale di Sagami è stato quello di preservare le piccole e medie imprese giapponesi. Si stima che oltre il 99% delle aziende in Giappone siano PMI e circa due terzi di esse non abbiano successori, secondo Teikoku Databank, un’importante società di ricerca finanziaria.

L’M&A Research Institute si distingue per il suo approccio innovativo. Utilizzando un sistema di corrispondenza basato sull’intelligenza artificiale, l’azienda aiuta i proprietari di aziende desiderosi di venderle a trovare potenziali acquirenti. Successivamente, addebita una commissione solo al completamento dell’affare. Questo modello orientato al cliente e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale hanno conferito all’azienda un vantaggio significativo rispetto alla concorrenza.

Grazie al suo successo, Sagami ha deciso di quotare l’M&A Research Institute sulla crescente borsa di Tokyo nel giugno dello scorso anno, un risultato raggiunto in meno di quattro anni dalla fondazione dell’azienda. Con l’aumento delle richieste da parte degli imprenditori sul modo migliore di investire la loro nuova ricchezza, Sagami si è anche dedicato alla gestione patrimoniale.

Di Fantasy