L’inizio del 2023 ha rappresentato un periodo turbolento per i lavoratori della Silicon Valley. Importanti aziende come Salesforce, Alphabet, Amazon, Microsoft, Spotify, Zoom e molte altre hanno complessivamente licenziato circa 106.950 dipendenti, aggravando le già considerevoli perdite di posti di lavoro avvenute nei mesi di novembre e dicembre 2022 (rispettivamente 50.573 e 40.368 lavoratori). Tuttavia, sembra che la situazione stia finalmente migliorando. I professionisti del settore tecnologico possono finalmente tirare un respiro di sollievo poiché i licenziamenti hanno raggiunto il loro punto più basso degli ultimi sette mesi.
Negli Stati Uniti, i licenziamenti di massa sono diminuiti del 90% da giugno rispetto a gennaio 2023. Un trend simile si osserva nell’economia indiana, come riportato da un rapporto del quotidiano Economic Times. L’analisi, basata su dati proprietari, suggerisce che nel settore tecnologico i tagli di posti di lavoro dovrebbero continuare a diminuire.
Le aziende sembrano adottare una strategia meno convenzionale. Invece di seguire il solito ciclo di licenziamenti e assunzioni, le imprese tecnologiche stanno optando per il mantenimento dei dipendenti esistenti e il potenziamento delle capacità ingegneristiche interne.
Il calo dei licenziamenti non è fuori dal comune, secondo Andrew Challenger, vicepresidente senior di Challenger, Gray & Christmas. Egli ha osservato che giugno è generalmente il mese in cui si registra il minor numero di riduzioni significative.
La recessione economica sembra derivare in parte dall’eccesso di personale creato durante la pandemia di COVID-19. Attualmente, la domanda di forza lavoro nel settore tecnologico è in calo, il che spinge il mercato a ridurre i costi. Inoltre, Nitin Bhatt, partner e responsabile del settore tecnologico presso EY, sostiene che le assunzioni potrebbero non raggiungere i livelli visti negli anni fiscali 2021 e 2022. Le nuove assunzioni, quando avvengono, saranno principalmente sostitutive o per ruoli specialistici. Bhatt afferma che “la prudenza e il controllo sulle assunzioni continueranno nel settore tecnologico nella seconda metà dell’anno”.
Le aziende tecnologiche che hanno effettuato licenziamenti non stanno ancora aumentando le assunzioni, nonostante cerchino lavoratori con competenze avanzate nell’intelligenza artificiale. Al contrario, stanno investendo in programmi di riqualificazione e formazione per il loro personale, a causa dell’aumento dell’interesse verso l’IA in tutti i settori.
Ad esempio, Infosys, azienda leader nel software indiano, non ha effettuato licenziamenti massicci, ma ha registrato una diminuzione del 46% nelle nuove assunzioni nell’anno fiscale 2023. L’azienda ha lanciato un programma completo e gratuito di formazione sull’intelligenza artificiale chiamato Infosys Springboard, volto a fornire alle persone le competenze necessarie per avere successo nel mercato del lavoro. Inoltre, Infosys ha stretto un accordo con Skillsoft, una piattaforma di formazione online, per fornire corsi che spaziano dalla formazione di base a quella avanzata, coprendo temi come la trasformazione digitale, l’IA, il machine learning, la scienza dei dati, il cloud, la sicurezza informatica e le competenze comunicative ed espositive.
Con la diffusione dell’intelligenza artificiale generativa, molte aziende stanno investendo notevolmente in questa tecnologia emergente. Ad esempio, Capital One nel settore fintech ha ridotto oltre 1.100 posizioni nel suo segmento tecnologico all’inizio dell’anno, ma sta contemporaneamente assumendo ingegneri specializzati in intelligenza artificiale e machine learning, oltre a migliorare le competenze degli attuali ingegneri. A giugno, Salesforce ha annunciato corsi dedicati all’IA generativa, all’elaborazione del linguaggio naturale e altri argomenti correlati per sviluppare le competenze dei propri dipendenti nel campo dell’IA.
Mentre il 2023 prosegue, sembra che la tendenza ai licenziamenti stia stabilizzandosi e l’industria stia concentrando la propria attenzione sul potenziamento delle competenze dei propri talenti anziché sulla loro riduzione. Con le principali aziende del settore che investono nell’aumento delle competenze dei propri dipendenti nell’ambito dell’IA, è probabile che l’industria emerga con una forza lavoro più preparata per prosperare nell’ambito dell’IA generativa.