L’Ufficio Americano sul Copyright (USCO) ha recentemente stabilito che le immagini generate dall’intelligenza artificiale a partire da un prompt di testo non possono essere protette da copyright negli Stati Uniti.
L’AI sta facendo progressi enormi e, oltre a Chat GPT che può generare lunghi testi, ci sono strumenti come Midjourney che possono creare immagini incredibili partendo da un semplice comando scritto.
Abbiamo già visto un esempio di quanto sia potente questa tecnologia pubblicando lo sfondo di macOS Big Sur reinterpretato in stile “Notte Stellata” di Van Gogh. Con un prompt semplice, si può ottenere in pochi secondi un’immagine bellissima con lo stile di un dipinto famoso.
Tuttavia, questa nuova tecnologia sta portando a diversi dibattiti, soprattutto riguardo al diritto d’autore, e gli Stati Uniti hanno già regolamentato la questione. L’USCO ha dichiarato che il copyright può essere esercitato solo da esseri umani per opere realizzate con le loro proprie menti o abilità.
Poiché i testi generati da Chat GPT e le immagini create da Midjourney sono eseguiti dalla tecnologia e non dall’utente umano, vengono a mancare tutti gli elementi tradizionali di paternità. In altre parole, i risultati non appartengono a nessuno e possono essere diffusi ed utilizzati liberamente da tutti.
Secondo l’USCO, le opere generate dall’AI sono il risultato della riproduzione meccanica, generata in risposta alla richiesta tramite un comando di testo e non implicano una concezione mentale dell’autore umano. Pertanto, l’USCO non registrerà alcuna opera prodotta da una macchina.
Per le immagini che vengono realizzate in modi diversi, ad esempio aggiungendo qualcosa sopra un’immagine protetta da copyright, la situazione cambia radicalmente. In questi casi, bisogna analizzare caso per caso.
L’Europa dovrà presto esprimersi su questo tema, ma è ragionevole pensare che la situazione non sarà molto diversa da quella descritta per gli Stati Uniti.