Intel ha presentato il suo nuovo chip Xeon 6, progettato per potenziare i data center nell’era dell’intelligenza artificiale. Il processore, disponibile in due microarchitetture (E-core e P-core), promette di migliorare l’efficienza e le prestazioni per gestire i crescenti carichi di lavoro legati all’IA.
L’azienda punta a supportare le imprese nella trasformazione digitale, offrendo un chip versatile adatto sia all’intelligenza artificiale ad alta intensità di calcolo che alle applicazioni aziendali tradizionali. Xeon 6 si propone come soluzione per modernizzare i data center, riducendo i costi, migliorando la sostenibilità e ottimizzando lo spazio.
Le due microarchitetture, E-core e P-core, condividono una piattaforma hardware e software comune, ma si differenziano per le loro specifiche e i carichi di lavoro ideali. L’E-core, disponibile da subito, offre un’elevata densità di core e prestazioni per watt ottimizzate, ideali per carichi di lavoro cloud-native. Il P-core, in arrivo nel terzo trimestre del 2024, è progettato per l’elaborazione ad alte prestazioni e l’intelligenza artificiale ad alta intensità di calcolo.
Intel ha anche rivelato i prezzi dei suoi chip acceleratori Gaudi 2 e Gaudi 3, progettati per competere con l’H100 di Nvidia nell’addestramento e nell’inferenza di modelli linguistici di grandi dimensioni, ma a un costo inferiore.
L’azienda sottolinea la complementarità tra Xeon e Gaudi, evidenziando come la combinazione di queste tecnologie possa liberare i data center dai colli di bottiglia, consentendo alle aziende di innovare e sfruttare al meglio l’intelligenza artificiale.
Con Xeon 6, Gaudi e le sue altre soluzioni, Intel si posiziona come un attore chiave nel mercato dell’intelligenza artificiale, offrendo un’ampia gamma di soluzioni flessibili, sicure e sostenibili per aiutare le aziende a cogliere le opportunità offerte da questa tecnologia in rapida evoluzione.