In un momento di crescente tensione geopolitica e competizione tecnologica, il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha lanciato un avvertimento diretto e inequivocabile: “la Cina alla fine supererà gli Stati Uniti nella corsa all’intelligenza artificiale”. Questa dichiarazione, rilasciata durante il “Future of AI Summit” a Londra, è una delle prese di posizione più forti di Huang sulla Cina e ha immediatamente catalizzato l’attenzione del settore globale. Le sue ragioni non si basano solo sulla capacità di innovazione, ma sulle strutture di costo e sull’ambiente normativo, elementi che, secondo Huang, stanno favorendo Pechino a scapito dell’Occidente.

Il fulcro della critica di Huang è che, mentre la Cina adotta un approccio di sostegno attivo e non restrittivo, l’Occidente, in particolare gli Stati Uniti e il Regno Unito, è “impantanato nel cinismo”. Secondo il CEO, c’è un eccessivo e paralizzante focus sulla regolamentazione a discapito di un necessario ottimismo e di una spinta più decisa allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale.

Huang ha espresso forte preoccupazione per le nuove normative AI in fase di elaborazione negli Stati Uniti a livello statale. Ha avvertito che l’emergere di “50 diversi regimi normativi” all’interno degli Stati Uniti potrebbe creare una frammentazione e una complessità legale che ostacolerebbero l’innovazione e la rapida scalabilità dei modelli AI. Un tale panorama normativo disomogeneo rappresenterebbe un freno significativo per le aziende che cercano di implementare e distribuire soluzioni AI a livello nazionale.

Il principale vantaggio competitivo della Cina, secondo Huang, risiede nella sua politica di sostegno economico diretto. Egli ha affermato con enfasi che “l’energia elettrica è praticamente gratuita in Cina” per le aziende AI. Questo si traduce in costi di elaborazione molto bassi, un fattore critico in un’industria dove l’addestramento dei modelli LLM è estremamente oneroso in termini energetici.

Questa politica di sussidi energetici è una risposta strategica del governo cinese per sostenere le sue Big Tech, come ByteDance, Alibaba e Tencent, le quali lamentano che i chip AI sviluppati in patria (come quelli di Huawei e Cambricon) sono meno efficienti dal punto di vista energetico rispetto ai prodotti di punta di Nvidia. Abbassando drasticamente il costo dell’elettricità, Pechino ammortizza il deficit di efficienza dei chip domestici, rendendoli economicamente più vantaggiosi e accelerando, di fatto, il percorso verso l’autosufficienza tecnologica.

Le dichiarazioni di Huang arrivano in un momento di forte polarizzazione, evidenziata anche dalle recenti mosse di entrambe le superpotenze. Il CEO ha dovuto affrontare in prima persona le conseguenze di questa tensione, ammettendo che, a causa della linea dura del governo cinese e delle restrizioni imposte dagli Stati Uniti, Nvidia non ha richiesto una licenza di esportazione per i suoi chip più avanzati in Cina. Ha anche fatto notare che i nuovi e rivoluzionari chip Blackwell di Nvidia non possono essere utilizzati da nessun Paese al di fuori degli Stati Uniti.

Huang ha lanciato un monito: più gli Stati Uniti bloccano l’accesso ai loro mercati e alla loro tecnologia, più il mondo rischia di alienarsi dalla tecnologia americana. Ha messo in dubbio l’assoluta superiorità dei modelli AI statunitensi rispetto a quelli cinesi, suggerendo che il divario si sta rapidamente riducendo.

Per gli Stati Uniti, la soluzione per vincere la corsa all’AI, secondo il CEO di Nvidia, non è l’isolamento, ma l’inclusione. Huang ha sottolineato che è fondamentale “abbracciare la Cina, la più grande comunità di sviluppatori al mondo”. Ha concluso ribadendo un principio fondamentale del settore: l’Intelligenza Artificiale è un campo in cui è l’ecosistema, non i confini geografici, a determinare il successo o il fallimento. L’avvertimento di Huang è un appello a bilanciare la sicurezza nazionale con la necessità di una leadership globale aperta e ottimista, per evitare che le restrizioni si traducano in una vittoria strategica per il concorrente cinese.

Di Fantasy