Nell’intelligenza artificiale, due figure emergono come protagonisti con visioni contrastanti: Jensen Huang, CEO di Nvidia, e Dario Amodei, CEO di Anthropic. Questa disputa, emersa pubblicamente durante la conferenza VivaTech di Parigi nel giugno 2025, riflette divergenze fondamentali riguardo alla sicurezza, all’etica e alla governance dell’IA.
Durante la conferenza VivaTech, Huang ha criticato Amodei, accusandolo di considerare l’IA così pericolosa da voler monopolizzare il suo sviluppo. Ha definito l’approccio di Anthropic come una “corsa al ribasso” che potrebbe soffocare l’innovazione. In risposta, Amodei ha respinto queste affermazioni come “bugie oltraggiose”, sottolineando che Anthropic promuove una “corsa al vertice”, dove le aziende più sicure ed etiche stabiliscono gli standard per l’IA.
Amodei ha sostenuto che l’IA potrebbe eliminare fino al 50% dei posti di lavoro entry-level nei prossimi cinque anni, un’affermazione che Huang ha definito esagerata e priva di fondamento. Huang ha enfatizzato l’importanza di un’innovazione aperta e trasparente, simile alla ricerca medica, per garantire che l’IA sia sviluppata in modo responsabile.
Le tensioni si sono intensificate quando Amodei ha sostenuto la necessità di controlli sulle esportazioni di chip avanzati per mantenere il vantaggio tecnologico degli Stati Uniti. Huang ha criticato questa posizione, definendola dannosa per l’innovazione e accusando Amodei di cercare di “monopolizzare” l’IA. Amodei ha risposto affermando che i controlli sono essenziali per la sicurezza nazionale e che non intende escludere altre aziende dallo sviluppo dell’IA.
Questo conflitto evidenzia le sfide nell’equilibrio tra innovazione, sicurezza e accesso equo alle tecnologie avanzate. Le posizioni contrastanti di Huang e Amodei potrebbero influenzare le politiche future riguardo alla regolamentazione dell’IA e alla sua distribuzione globale.