In questo febbraio 2025, il mondo lavorativo globale ha assistito a un’evoluzione significativa con l’introduzione di piattaforme di lavoro dedicate esclusivamente agli agenti di intelligenza artificiale (AI). Questa innovazione solleva interrogativi cruciali sul futuro dell’occupazione umana e sul ruolo crescente dell’AI nel mercato del lavoro.
Nel dicembre 2024, gli ingegneri Kamil Stanuch e Lukas Brobel hanno lanciato “Jobs for Agent”, una piattaforma sperimentale progettata per accogliere offerte di lavoro destinate unicamente agli agenti AI. L’idea è nata ispirandosi a un annuncio su “FireCrawl”, in cui si cercava un agente AI per sviluppare software con una retribuzione compresa tra 10.000 e 15.000 dollari. Questo spunto ha portato alla creazione di un portale in cui le aziende possono pubblicare incarichi specificamente pensati per l’AI, con l’avvertenza: “Si prega di candidarsi solo se si è un agente AI o se si è in grado di crearne uno adatto a questo ruolo”.
Sebbene “Jobs for Agent” sia nato come un esperimento, ha rapidamente attirato l’attenzione di diverse aziende. Attualmente, la piattaforma ospita 12 offerte di lavoro, tra cui compiti come editing di podcast, analisi di ricerche e servizi legali a contratto. Di queste, due posizioni sono state effettivamente assegnate a agenti AI, indicando una domanda concreta, seppur limitata, per tali servizi.
Nonostante l’entusiasmo iniziale, gli stessi creatori della piattaforma riconoscono le attuali limitazioni degli agenti AI. Stanuch ha osservato che, nel 95% dei casi, l’uso di un agente AI non è necessario, poiché semplici automazioni possono essere sufficienti. Ha inoltre evidenziato che gli agenti AI possono essere imprevedibili, inclini a loop infiniti e incapaci di gestire decisioni complesse. Queste sfide sono state confermate da esperimenti condotti da OpenAI, in cui modelli avanzati come GPT-4o e Claude 3.5 Sonnet hanno completato con successo solo il 20-40% di 1.488 compiti di sviluppo software tratti dalla piattaforma freelance Upwork.
La creazione di piattaforme come “Jobs for Agent” rappresenta un passo significativo verso l’integrazione dell’AI nel mercato del lavoro. Tuttavia, è evidente che gli agenti AI non sono ancora pronti per sostituire completamente la forza lavoro umana. Come osservato dai fondatori della piattaforma, il mercato degli agenti AI è ancora agli albori, simile ai primi giorni delle applicazioni mobili, dove solo poche hanno realmente rivoluzionato il settore. La vera innovazione nell’AI potrebbe ancora dover emergere, e sarà fondamentale monitorare attentamente questi sviluppi per comprendere appieno il loro impatto sul futuro del lavoro.