Titolo: L’impatto dell’intelligenza artificiale sulle conversazioni e le relazioni sociali: uno studio della Cornell University
Sommario: Uno studio della Cornell University ha esaminato come l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle conversazioni influisce sulle interazioni e sulle percezioni reciproche delle persone. I risultati mostrano che l’IA può aumentare l’efficienza e la positività, ma anche generare una percezione negativa se i partecipanti sospettano l’uso di risposte suggerite dall’IA.
Testo:
Ricercatori della Cornell University hanno condotto uno studio per analizzare l’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) sulle conversazioni e sulle percezioni reciproche delle persone. Pubblicato su Scientific Reports, lo studio ha rivelato che l’utilizzo di strumenti di chat abilitati all’IA può portare a conversazioni più efficienti, un linguaggio più positivo e una percezione reciproca migliore.
Tuttavia, gli autori dello studio, Malte Jung e Jess Hohenstein, sottolineano che le aziende tecnologiche tendono a concentrarsi sui vantaggi pratici dell’IA, trascurando la dimensione sociale. Infatti, i risultati mostrano che quando i partecipanti ritengono che il loro interlocutore utilizzi risposte suggerite dall’IA, lo percepiscono come meno collaborativo e provano meno affinità nei suoi confronti.
Lo studio ha utilizzato una piattaforma di risposta intelligente chiamata “Moshi”, ispirata all’ormai defunto Google “Allo”. I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi: entrambi i partecipanti potevano utilizzare le risposte intelligenti, solo uno dei due poteva farlo, o nessuno dei due poteva utilizzarle. L’uso delle risposte intelligenti ha aumentato l’efficienza della comunicazione, il linguaggio emotivo positivo e le valutazioni positive da parte dei partner di comunicazione, con le risposte intelligenti che costituivano il 14,3% dei messaggi inviati.
Tuttavia, i partecipanti che sospettavano che i loro partner utilizzassero risposte intelligenti li valutavano più negativamente rispetto a quelli che credevano di aver digitato le proprie risposte. Questo fenomeno evidenzia il sospetto generalizzato nei confronti dell’IA, nonostante i suoi benefici.
Hohenstein spiega che l’IA può alterare il linguaggio degli utenti in modi inaspettati, facendoli sembrare più positivi, ma sacrificando parte della loro voce personale. Jung aggiunge che l’impatto dell’IA sulle dinamiche sociali e le possibili conseguenze negative derivanti dall’integrazione dell’IA nei contesti sociali evidenziano l’influenza potenziale degli algoritmi sulle interazioni, sul linguaggio e sulle percezioni reciproche delle persone.
Questo studio è stato sostenuto dalla National Science Foundation.