Un nuovo sistema Lidar 3D non meccanico, sviluppato da ricercatori dell’Università di Kyoto, potrebbe migliorare la sicurezza dei veicoli autonomi. Utilizzando una sorgente luminosa unica chiamata laser a cristallo fotonico a doppia modulazione (DM-PCSEL), il sistema può misurare la distanza di oggetti scarsamente riflettenti e tracciarne automaticamente il movimento.
Incorporare questa tecnologia nelle auto potrebbe rendere la guida autonoma più sicura, secondo il leader del progetto, Susumu Noda. La sorgente luminosa basata su chip potrebbe inoltre consentire lo sviluppo di un sistema lidar 3D interamente a stato solido. Il sistema è stato testato per la misurazione delle distanze di oggetti scarsamente riflettenti posti su un tavolo in un laboratorio, dimostrando la sua capacità di riconoscere e tracciare il movimento degli oggetti.
Gli sviluppatori del sistema stanno ora esplorando il suo potenziale in applicazioni pratiche, come il movimento autonomo di robot e veicoli.Inoltre, la tecnologia potrebbe trovare applicazioni in diversi settori, come l’industria manifatturiera, la sorveglianza e la videosorveglianza, la robotica, l’agricoltura e altro ancora.
Il sistema lidar 3D non meccanico potrebbe inoltre rappresentare un importante passo avanti per la guida autonoma, consentendo ai veicoli di rilevare oggetti scarsamente riflettenti come auto nere o moto e di seguirne il movimento in modo affidabile, aumentando la sicurezza dei passeggeri e degli altri utenti della strada.
Il prossimo passo per i ricercatori sarà quello di continuare a perfezionare la tecnologia, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente le dimensioni del sistema e migliorarne le prestazioni, rendendolo ancora più adatto ad una vasta gamma di applicazioni pratiche.