Nella scuola italiana, un’iniziativa assume oggi un valore simbolico: l’inserimento di un servizio dedicato all’intelligenza artificiale all’interno di Piattaforma UNICA, lo strumento digitale centralizzato voluto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Con il nuovo servizio denominato “Linee guida IA”, le scuole non sono più lasciate sole davanti al bivio dell’innovazione: ricevono strumenti concreti, orientamenti e spazi di dialogo per introdurre l’IA in modo responsabile e consapevole.
L’idea che ispira questa iniziativa è che l’intelligenza artificiale non sia un optional tecnico o un gadget digitale, ma una dimensione significativa della trasformazione della didattica, dell’organizzazione scolastica, della relazione educativa. Il servizio mira a promuovere l’innovazione nel mondo dell’istruzione attraverso un’IA “antropocentrica, sicura, etica e affidabile”, valori che dovranno guidare ogni passaggio operativo.
In concreto, il servizio offre due sezioni principali: una dedicata alle Linee guida IA, consultabili in modalità interattiva e scaricabili in formato integrale, e un’altra riservata ai Progetti IA, che consente alle istituzioni scolastiche di inserire le sperimentazioni già avviate. In quest’ultima modalità, dirigenti e personale amministrativo possono compilare una scheda progetto, accedere a FAQ, strumenti metodologici, e monitorare l’evoluzione delle iniziative. È importante sottolineare che non vengono raccolti dati personali degli studenti: il servizio è pensato per valorizzare esperienze, idee e orientamenti, non per mappare in modo invasivo comportamenti individuali.
Una delle novità più suggestive è la mappa delle sperimentazioni, un sistema interattivo che raccoglie e visualizza i progetti IA in atto su tutto il territorio nazionale, con possibilità di filtro per regione, ordine scolastico, destinatari e ambiti applicativi. In questo modo, ogni scuola può “vedere” cosa fanno le altre, confrontarsi, apprendere buone pratiche, promuovere la cooperazione oltre i confini locali.
Il decreto che ha reso ufficiale questo servizio è il Decreto Ministeriale n. 166 del 9 agosto 2025, che fissa le basi normative e operative del nuovo spazio digitale su UNICA. Il testo richiama la tutela dei dati personali, la centralità delle libertà fondamentali e la necessità che l’IA sia impiegata in conformità con le normative europee e nazionali. Il servizio “Linee guida IA” dovrebbe essere attivo entro ottobre 2025, e la sezione pubblica garantisce l’accesso alle linee guida senza autenticazione, mentre la parte privata (per inserire progetti) richiede identificazione informatica.
Dietro questa novità si scorge un cambio di paradigma: la tecnologia non è più soltanto uno strumento che si adatta alla scuola, ma un interlocutore che la scuola può governare. Con le linee guida interattive, ogni istituto potrà esplorare gli aspetti normativi, etici, tecnici e metodologici dell’IA. Nel panorama formativo, il servizio si propone come ponte fra la teoria e la pratica, fra la normativa e l’azione quotidiana.
Ma come trasformare l’astratto in concreto? È proprio qui che entreranno in gioco le scuole, che dovranno sperimentare, condividere e aggiornare. Le linee guida sono pensate come strumenti dinamici da aggiornare, non come tasselli rigidi. Allo stesso modo, la sezione progetti permette di fare della piattaforma UNICA un contenitore vivo, in cui le iniziative locali si fanno patrimonio comune.
Il via libera al servizio digitale non è stato automatico: l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha partecipato al processo legislativo e regolatorio, ponendo condizioni su riconoscimento emotivo, uso dei dati sensibili, limiti su sistemi ad alto rischio e responsabilità tra Ministero e istituti scolastici. In base a quanto riportato da fonti correlate, il Garante ha richiesto che pratiche come il riconoscimento delle emozioni siano escluse nel contesto scolastico e che vi sia chiarezza sui ruoli di titolari e responsabili del trattamento.
Il servizio su UNICA non è una modalità esterna alla scuola: è pensato dentro la scuola, per essere integrato nei processi decisionali, nelle programmazioni, nei regolamenti interni. È anche, idealmente, uno strumento di alfabetizzazione: studenti, famiglie, docenti saranno chiamati a comprendere l’IA non come una scatola nera, ma come un sistema con vincoli, limiti, potenzialità.
Fare innovazione consapevole significa, infatti, che l’IA operi entro confini chiari: minimizzazione dei dati, trasparenza nei processi, accountability, previsione delle forme di attuazione concreta.